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Parma-Sassuolo alle 21. Avanti crociati, serve una vittoria scacciacrisi

25 Settembre 2019, 04:33

Un derby no, una bella sfida tra «emiliane» sì: questo è Parma-Sassuolo, una partita che arriva in un momento delicato per il Parma e di possibile svolta per il Sassuolo.
Il Parma infatti nelle prime quattro gare di campionato ha portato a casa una vittoria, tre sconfitte, molti elogi (nonostante i ko) e alcune (giuste) critiche (domenica scorsa). Il Sassuolo, che per ora ha lanciato Berardi in vetta alla classifica marcatori (5 reti), ha ottenuto il massimo tra le mura amiche e nulla invece ha portato a casa dalle trasferte. Ecco perché i neroverdi sono a un bivio: per sistemarsi a ridosso del gruppo dei club di prima fascia servono punti anche dalle gare esterne. Ma questi non sono gli unici motivi di interesse di questa sfida.

PARMA, NON SBAGLIARE
Il Parma scende in campo, forse per la prima volta, con questa (leggera?) sensazione di non poter sbagliare. Perché la classifica rischierebbe di allungarsi troppo ma soprattutto perché ne risentirebbero l'autostima e la convinzione nei propri mezzi. E nel lavoro svolto sino ad ora. Ricordate «lo scotto da pagare» di cui parlò Roberto D'Aversa commentando la sconfitta interna con il Cagliari: il tecnico crociato sta cercando di dare un volto più propositivo alla squadra, una svolta che passa dal gioco manovrato, da un baricentro della manovra più alto e meno sulle ripartenze e sulla difesa. Non si pensi che sia una semplice scelta estetica. Il Parma soffre quando viene attaccato in velocità: si è visto a Udine e contro la Lazio, quando sono arrivati due gol quasi in fotocopia. Ecco perché (probabilmente) D'Aversa è alla ricerca di un nuovo equilibrio tattico per il suo Parma.  
INGLESE E GERVINHO
Qualunque scelta tattica o sistema di gioco scelga D'Aversa, balzano agli occhi le difficoltà personali di Inglese e Gervinho. Anche in questo caso ci sentiamo di appoggiare la tesi di D'Aversa: questo momento negativo non deve essere un peso o una preoccupazione per i due uomini di punta del Parma. E soprattutto non devono pensare che questi problemi siano nati insieme al cambio tattico. 
TURNOVER?
D'Aversa potrebbe anche pensare di dare un turno di riposo ad una delle due stelle crociate, con Cornelius (sempre positivo quando è entrato dalla panchina) pronto a giocare dal primo minuto al posto di Inglese e il giovane (figlio al prodigo) Karamoh pronto a debuttare al posto di Gervinho. Fantacalcio? Vedremo stasera. Più probabile il ballottaggio in cabina di regia tra Brugman ed uno Scozzarella ormai guarito e il ritorno tra i titolari di Gagliolo al posto di Pezzella. Decisioni non semplici e tanto meno scontate. Perché è vero che lunedì si torna in campo (sempre al Tardini, contro il Torino) ma è altrettanto vero che D'Aversa, con Kucka e Grassi ancora i box, può contare sempre su quei soliti venti giocatori (di cui tre sono portieri). 
RIPRENDERE IL CAMMINO
Per tutti questi motivi il Parma oggi deve cercare una vittoria «scacciacrisi». E non si fraintenda: la stagione è appena agli inizi e c'è tempo (e molto) per svoltare in avanti. La crisi (eventuale) più che di risultati potrebbe essere psicologica. Che paradossalmente sarebbe anche peggio. Dunque, al di la dei luoghi comuni dell'italica pedata, oggi serviranno tanta determinazione e tanto carattere. E molta attenzione. Il Tardini nel 2019 ha festeggiato poco, pochissimo: solo tre vittorie interne (due in campionato con Genoa e Fiorentina nella stagione scorsa e una in Coppa Italia con il Pisa). Ecco perché sarà decisivo anche l'apporto del pubblico. Che peraltro non è mai mancato. Avanti dunque crociati, in campo e sugli spalti.

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