E' pronto, secondo quanto si apprende, il parere della Commissione tecnico scientifica (Cts) dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) che dà il via libera alla terza dose per la vaccinazione anti-Covid. Intanto il governo fa conoscere il timing della terza dose. Da fine settembre sarà somministrata agli immunodepressi. Entro fine anno - probabilmente a dicembre - agli anziani over 80 e all'inizio del prossimo anno - tra gennaio e febbraio - agli operatori sanitari. Per i richiami, secondo le indicazioni del parere della Cts Aifa, verranno utilizzati i vaccini a mRna, ovvero i vaccini Pfizer e Moderna
Nel parere della Commissione Aifa sulla terza dose per la vaccinazione anti-Covid non è inclusa la popolazione generale, perchè per la valutazione del richiamo sulla popolazione più ampia sono attesi ulteriori dati. A precisarlo è la stessa Aifa. Nel provvedimento, spiega, «non viene inclusa la popolazione generale in attesa che EMA valuti i dati forniti dalle aziende produttrici dei suddetti vaccini». «L'estensione di tale misura a livello nazionale - conclude - assunta in anticipo rispetto alla posizione EMA, si configura come importante atto di sanità pubblica per la tutela della popolazione più esposta a forme gravi di Covid».
Il Consiglio di Amministrazione dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), convocato in via d’urgenza, «ha approvato all’unanimità l’utilizzo di una dose aggiuntiva di vaccino ad mRNA (terza dose). Il provvedimento riguarda soggetti con immunosoppressione grave, in accordo alla valutazione del medico curante, quali ad esempio trapiantati, oncologici, dializzati oltre che gli anziani (≥ 80 anni) e i ricoverati nelle RSA». Lo rende noto l’Aifa in un comunicato. Per gli operatori sanitari il richiamo «è previsto in condizioni di particolare esposizione a rischio». La delibera di approvazione segue analogo parere già espresso dal Comitato Tecnico Scientifico nazionale della Protezione Civile e il parere della Commissione tecnico Scientifica AIFA reso in data odierna.
La vaccinazione aggiuntiva prevista nella delibera, spiega l'Aifa, «sarà resa disponibile mediante inserimento dei vaccini Cominarty e Spikevax nell’elenco di cui alla L. 648/96 con spesa a carico di apposito fondo del Ministero della Salute dedicato all’acquisto di farmaci e vaccini Covid, in analogia a quanto già avvenuto per la disposizione emergenziale all’uso degli anticorpi monoclonali anti SARS-CoV-2». Nel provvedimento, precisa l’Aifa, «non viene inclusa la popolazione generale in attesa che EMA valuti i dati forniti dalle aziende produttrici dei suddetti vaccini».
«L'estensione di tale misura a livello nazionale - conclude Aifa - assunta anticipatamente rispetto alla posizione EMA, si configura come un importante atto di sanità pubblica teso a tutelare la popolazione più esposta al rischio di sviluppare forme gravi di Covid 19».
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