Si dissociano anche i filosofi del diritto italiani. Sit degli studenti davanti alla facoltà
Votata all’unanimità, dai colleghi di giurisprudenza dell’Ateneo di Siena, una mozione nella quale, nel ribadire la condanna «per le esecrabili dichiarazioni» di Emanuele Castrucci, docente di filosofia del diritto, il consiglio di dipartimento, riunitosi stamani, «si riconosce nella delibera del Senato Accademico il cui contenuto è nel senso di domandare una sanzione che, nel più rigoroso rispetto delle garanzie costituzionali, sia tempestiva e giustamente esemplare». Nella nota diffusa dal consiglio di dipartimento, riunitosi «in seduta allargata a tutte le componenti», si afferma che «le esternazioni del prof.Castrucci cozzano apertamente con la linea culturale e scientifica di questo dipartimento che, non soltanto riconosce, ma pratica l’antifascismo quale valore fondante della nostra Carta costituzionale. Il Dipartimento continuerà nella sua attività didattica e di politica culturale che, nella pratica costante dei valori costituzionali, è l’unico antidoto della cultura dell’odio delle discriminazioni di ogni genere e dell’antisemitismo». Si ribadisce anche che «per quanto consta, mai le esternazioni del prof.Castrucci sono avvenute nell’ambito dell’attività didattica». A chiedere a rettore e Senato accademico «tutti i provvedimenti necessari previsti dalle vigenti disposizioni" nei confronti del docente anche il dipartimento di scienze politiche e internazionali dell’Ateneo senese. «Le recenti affermazioni attribuite al professor Castrucci - spiega il dipartimento - hanno suscitato immediatamente sconcerto, sdegno e meraviglia nel corpo docente, nel personale tecnico-amministrativo e studentesco».
La condanna dei filosofi del diritto italiani
"È con sgomento e grave preoccupazione - si legge in un comunicato della Società Italiana di Filosofia del Diritto - che gli studiosi di filosofia del diritto assistono in questi anni a una degenerazione del dibattito politico, che spesso tocca argomenti teorico-giuridici e filosofico-politici. Questa degenerazione assume varie forme, tra cui il disconoscimento di quei fondamentali principi condivisi che costituiscono la necessaria condizione di ogni viver civile, pur nella diversità degli orientamenti politici. La condanna della Shoah, male estremo messo in atto dal regime nazista, non è solo una doverosa posizione etico-politica, che non avremmo mai voluto dover oggi ribadire, ma anche un requisito imprescindibile per dare dignità intellettuale a qualsiasi elaborazione o intervento su questi tragici temi della nostra storia. Dopo aver appreso la notizia delle gravi esternazioni rese dal professor Emanuele Castrucci, un collega non iscritto alla Società Italiana di Filosofia del Diritto, l'Ufficio di Presidenza della SIFD esprime su tali posizioni, sia sul piano etico sia sul piano scientifico, il suo più fermo dissenso e la più netta condanna".
Il sit-in degli studenti
«Se Hitler fu un salvatore Castrucci è un professore": è lo slogan scritto dai giovani del Cravos, l'associazione degli studenti che da questa mattina a Siena, in concomitanza con lo svolgimento del consiglio di dipartimento straordinario dell’università, sta effettuando un sit in davanti alla sede della facoltà di giurisprudenza. «Come studenti - hanno detto una ventina di ragazzi presenti davanti all’entrata del polo Mattioli - vogliamo prendere una posizione netta, nel nostro ateneo non sono accettati personaggi del genere». «Nessuno spazio può essere lasciato a chi inneggia al nazismo, nessuno spazio può essere lasciato a chi ha nostalgia di Hitler - hanno concluso - Questo professore non ha nulla da insegnare, non è degno di rappresentare il nostro ateneo».
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