Due uomini sono stati fermati dalla polizia nell’ambito nell’indagine sul corpo smembrato e dato alle fiamme che sabato sera è stato trovato in via Cascina dei Preti, nel quartiere Bovisasca, a Milano.
Secondo quanto si è appreso da fonti investigative, si tratterebbe di due colombiani arrivati in città nei giorni scorsi. Uno di loro sarebbe stato bloccato dalla polizia questo pomeriggio mentre tentava di ritornare in Sudamerica partendo dall’aeroporto di Malpensa.
Secondo quanto appreso dall’ANSA, la vittima sarebbe un uomo, secondo quanto riferito finora dalla Squadra mobile di Milano, anche se non è stato identificato poiché non c'è corrispondenza tra le impronte digitali rilevate e il database delle forze dell’ordine. Evidentemente la vittima non era mai stata "segnalata".
L’uomo, non ancora identificato, trovato morto col corpo smembrato sabato sera nel quartiere Bovisasca, a Milano, sarebbe stato ucciso dopo "un litigio" durante una festa in una casa nella zona "per motivi futili, per ruggini e vicende pregresse ancora da chiarire". Lo ha spiegato il pm di Milano Paolo Storari a proposito del fermo di due colombiani nell’ambito dell’indagine sull'omicidio.
Il corpo dell’uomo è stato "tagliato con un’accetta" e poi trasportato "con un carrello" nel luogo in cui gli è stato fuoco. Lo ha spiegato il pm chiarendo che sia sull'accetta ritrovata sia sul carrello sono state rilevate tracce di sangue. I due colombiani sono stati fermati uno con l’accusa di omicidio, l’altro per occultamento e vilipendio di cadavere.
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