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«Ha fatto benissimo Enrico Letta a ribadire la necessità dell’obbligo vaccinale e del super Green pass anche per i luoghi di lavoro, come peraltro richiesto anche da molte regioni a partire dell’Emilia-Romagna». Lo scrive su Facebook il presidente emiliano Stefano Bonaccini. «Il 70% dei nostri posti di terapia intensiva sono occupati da non vaccinati», e «questo impedisce di svolgere altri interventi sanitari indispensabili. Inoltre l’Italia deve compiere fino in fondo la scelta del vaccino rispetto a quella delle chiusure: tra no vax e scuole in presenza, attività economiche e sociali aperte io non ho dubbi, sto col 90% dei cittadini responsabili che stanno facendo il proprio dovere. Le forze politiche che stanno facendo resistenza su questo pensando di lucrare qualche voto in più commettono un gravissimo errore a danno della salute dei cittadini, del diritto allo studio dei nostri figli e del diritto al lavoro».
«Abbiamo quasi il triplo di contagiati dell’anno scorso eppure abbiamo un quarto di decessi e un terzo di ricoverati», nei reparti di terapia intensiva circa «il 70% sono non vaccinati», «ma cosa serve ancora per dimostrare che il vaccino da solo non basta, ma certamente è quello che ci sta permettendo di reggere una quarta ondata che - senza i vaccini - oggi avremmo ospedali che sarebbero straboccanti di ricoverati e non saprebbero più come fare», ha detto il presidente dell’Emilia-Romagna, ospite di Pomeriggio Cinque su Canale5.
E ancora: «Più gente si vaccina e più diventa diventa obbligatorio farlo, più potremmo garantire che le scuole siano in presenza, c'è poco da fare».
«Con dati di diffusione» come quelli attuali del coronavirus, ha spiegato Bonaccini, «l'unica strada è quella di proteggere le persone. Per questo, io che sostengo questo governo che a mio parere sta lavorando bene mi auguro che si corregga questa mancanza», cioè quella del «super Green pass obbligatorio in tutti i luoghi di lavoro. Per permettere che a lavorare ci si debba andare protetti e vaccinati». Un provvedimento che potrebbe arrivare nel prossimo consiglio dei ministri a inizio gennaio: «Mi auguro di sì», dice Bonaccini. «Sappiamo che c'è la resistenza di un partito di governo, mi auguro che riflettano e possano accettare una misura che va solo nella direzione di tutelare le persone». .
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