Corsa al quirinale
Si è conclusa alle 18.30 nell’Aula di Montecitorio la seconda votazione del Parlamento in seduta comune integrato dai delegati delle regioni per eleggere il presidente della Repubblica. Subito dopo è iniziato lo spohlio delle schede, finito quasi un'ora dopo, alle 19:40 circa. L'esito è quello di ieri: fumata nera con il prevalere, ampio, delle schede bianche. Oggi dei 1009 aventi diritto, hanno votato in 951: 525 schde bianche, 115 voti dispersi, 39 nulli. Tra i voti validi, Paolo Maddalena è in testa alla pari con l'attuale presidente Sergio Mattarella: entrambi a 39 voti. Poi Renzo Tondo 18 e Roberto Cassinelli 17. Bossi, 12 voti, "batte" Berlusconi con 7 e Bersani 6.
Lo scrutinio di ieri, il primo, è stata una fumata nera con 672 schede bianche.
Il centrodestra propone una rosa di tre candidati. Il centrosinistra dice no
Ma a differenza delle lungaggini e del black out telematico della prima votazione, i corti circuiti oggi sono stati esclusivamente di stampo politico. A cominciare dalla discovery della lista unitaria dei candidati del centrodestra. Tre nomi, il magistrato Carlo Nordio, l’ex Ministro Letizia Moratti e l’ex Presidente del senato Marcello Pera, rispediti al mittente dal centrosinistra con il timbro di "non condivisibili perché non super partes". A parte la conferma non scontata di Letizia Moratti, "una Letizia di notizia" è la battuta subito circolata in transatlantico, più che la terna dei candidati presentata dal centrodestra, la sorpresa riguarda anche i nomi mancanti: quelli di Pierferdinando Casini Elisabetta Casellati e Franco Frattini.
Nomi che da settimane facevano parte del novero dei probabili candidati del centrodestra. L’impatto della terna del centrodestra è talmente negativo che in meno di due ore viene rimbalzato con un comunicato firmato da Enrico Letta, Conte e Speranza. Il muro contro muro alla ricerca di un candidato condiviso insomma persiste. Digeriti i maldipancia, i nomi dei veri candidati,secondo gli ambienti parlamentari, potrebbero cominciare a lievitare fin dallo scrutinio di domani. Oppure eclissarsi al sorgere della candidatura trasversale di Draghi o alla resurrezione del fantasma del bis di Mattarella. Oltre ad essere favorita dall’unanime consenso di Washington e delle Capitali europee, la candidatura del Premier si potrebbe rendere ancora più necessaria a causa della critica situazione di tensione fra Russia e Occidente per la crescente minaccia di Mosca di invadere l'Ucraina. Le troppe dita sui grilletti di armi devastanti potrebbero inavvertitamente far partire un colpo e scatenare un conflitto che, assieme alle tragiche conseguenze, devasterebbe l'economia europea.
Letta: "Chiudiamoci in una stanza fino alla soluzione"
Per questo il centrosinistra chiede già domani un incontro tra delegazioni ristrette dei due schieramenti. Anzi, il segretario del Pd va anche oltre chiedendo una sorta di conclave: «la proposta che facciamo è quella di chiuderci dentro una stanza e buttiamo via le chiavi, pane e acqua, fino a quando arriviamo a una soluzione, domani è il giorno chiave». Proposta alla quale però il centrodestra non ha ancora risposto. Che serva ormai un’accelerazione è evidente e lo ha chiesta anche Italia Viva chiedendo al presidente della Camera di passare a due votazioni al giorno.
I voti "fantasiosi" dei grandi elettori: da Angela a Baglioni
Consueta fantasia tra i grandi elettori: oggi spazio ai voti per Baglioni, Ruggeri (il più votato in questa lista particolare: 4 voti) o Albano. Non solo musica, ma anche chi li presenta sul palco: voto anche per Amadeus. Scienza , televisione con Alberto Angela e Alessandro Barbero. Non solo Tv, ecco la radio: Gorgio Lauro e Claudio Sabelli Fioretti. Un voto anche per Mauro Corona, poesia e opinionista tv, filosofia con Agamben. Il tifo entra anche a Montecitorio: un voto a Claudio Lotito.
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