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ore di ansia

Bimbo in un pozzo in Afghanistan, corsa contro il tempo

Bimbo in un pozzo in Afghanistan, corsa contro il tempo

17 Febbraio 2022, 18:46

In un Paese in cui la vita non conta granchè e perfino i bimbi sono venduti per qualche centinaio di dollari dalle madri che non sanno come sfamare il resto della famiglia, c'è posto anche per la solidarietà. L’intero villaggio di Shokak, nella provincia afghana di Zabul, si è mobilitato per dare una mano a salvare un bimbo caduto in un pozzo e intrappolato a 10 metri di profondità.
Haidar ha nove anni ed è precipitato in quel buco nero proprio come il piccolo Rayan, il bimbo marocchino di 5 anni che non ce l’ha fatta dopo essere rimasto nel buio, 32 metri sottoterra, per 5 lunghissimi giorni. Anche in Afghanistan è corsa contro il tempo per salvare il bambino, caduto due giorni fa in un pozzo profondo 25 metri e rimasto incastrato a 10 metri dalla superficie.
Haidar è in grado di muovere le braccia e la parte superiore del corpo, come si vede in un video girato dai soccorritori che hanno calato nel budello una telecamera assicurata a una fune. «Stai bene figlio mio? Parlami e non piangere, stiamo lavorando per tirarti fuori», dice nel video il padre al piccolo. «Va bene, continuerò a parlare,» risponde Haidar.
La gente di Shokak e i funzionari della nuova amministrazione talebana hanno rilanciato le immagini postandole sui social, anche questo un modo di stare vicini alla famiglia per chi non può dare fisicamente una mano. «C'è urgente bisogno di assistenza tecnica. Per favore ritwittate per attrarre l'attenzione di chi può aiutare», scrive su twitter Bismellah Pashtonmi.
Intanto i soccorritori scavano senza sosta. L’obiettivo è quello di creare una sorta di tunnel che dovrebbe incrociare in diagonale il punto in cui il bimbo è intrappolato, con una tecnica analoga a quella praticata in Marocco per tentare di riportare in superficie Rayan. «C'è una squadra con un’ambulanza, ossigeno e altre attrezzature necessarie. Il bimbo sta bene e chiede di tanto in tanto acqua e cibo», ha twittato Abdullah Azzam, segretario del vice primo ministro Abdulghani Barada. Sempre Azzam, in un altro tweet, afferma che «la distanza per raggiungere Haidar è molto breve, e i soccorritori dicono che possono udire le grida del bambino. La speranza è che possa essere salvato presto».
«Il bambino è in buona salute», si legge in un tweet dell’Emirato islamico dell’Afghanistan che posta un video nel quale si vede un mezzo pesante al lavoro mentre scava un grosso tunnel e centinaia di persone che seguono i soccorsi. E sotto l'hasthag #SaveHaidari, sono tanti i tweet che si concludono con le mani giunte in una preghiera.

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