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Milano

Rapinavano i passanti a Milano: individuati dieci minorenni tra i 12 e i 17 anni, otto dei quali sono stati arrestati

Don Roberto Grassi: «Andare oltre l'emergenza e offrire una prospettiva di futuro»

02 Marzo 2022, 19:43

Imperversavano tra i coetanei e i passanti della zona Corvetto di Milano, una delle più 'caldè per il disagio sociale e già al centro negli anni di numerosi episodi di criminalità, ma alla fine sono stati individuati dopo l'accelerazione alle indagini fornita dai recenti casi di cronaca che hanno avuto per protagonisti gruppi di ragazzi. Così una presunta banda di ragazzini, che agiva sempre nella zona Sud-Est di Milano, quella di residenza e che li caratterizzava come banda, e che mettevano in atto intimidazioni, aggressioni e rapine a passanti, è stata sgominata dai carabinieri, che hanno individuato dieci minorenni tra i 12 e i 17 anni, otto dei quali sono stati arrestati su ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale per i minorenni di Milano mentre due, minori di 14 anni, non sono imputabili e sono stati riaffidati alle famiglie.


Si tratta di otto italiani, cinque dei quali di origine nordafricana, e due romeni; sette di essi hanno precedenti e, tra questi, due si trovavano già in carcere minorile. Due le ragazze (una tra i due non imputabili, che hanno entrambi 12 anni, un maschio e una femmina, appunto); cinque, in totale, quelli che avevano già abbandonato gli studi.
I giovanissimi indiziati, a vario titolo e in concorso tra loro, dovranno rispondere delle ipotesi di rapina, tentata rapina e lesioni personali aggravate in concorso, per almeno 14 casi, anche se il sospetto è che abbiano agito molte più volte, dato il loro modus operandi seriale. Avvicinavano coetanei con una scusa, spesso mandando avanti i più piccoli, di 12 e 14 anni, e poi li circondavano, intimidendoli subito con coltelli e percosse per farsi consegnare soldi, vestiti di marca, smartphone (che poi venivano rivenduti a negozi di riparazioni compiacenti).

Talvolta aggredivano anche ragazzi grandi, come nel caso di un 21enne bloccato con la fidanzata e costretto a prelevare al Bancomat 500 euro o di una 23enne picchiata senza ragione a una fermata dell’autobus all’uscita di scuola.
Secondo le indagini, i ragazzi arrestati farebbero parte di una baby gang denominata 'Z4', operante appunto nei quartieri Corvetto e Calvairate, e ad accomunarli, oltre a una sorta di 'orgogliò di quartiere, c'erano casermoni popolari, genitori con precedenti, pochi soldi e tanta rabbia, che però - hanno spiegato i carabinieri della Compagnia Monforte di Milano - non è che prima del 2021 fosse assente in certe zone disagiate della città, ma che con la pandemia si sarebbe accentuata. Un fenomeno che riguarda tutta la metropoli dato che, monitorando le loro bravate sui social, gli investigatori dell’Arma hanno scoperto ben 13 baby gang attive con gruppi di quartiere, cioè con ragazzi che si riconoscono nella vecchia denominazione dei municipi milanesi, ovvero la «Zona» e che si vantano sui social delle loro aggressioni seriali.


Gli arresti di oggi hanno riguardato la banda del quartiere Corvetto, Municipio 4, appunto, e che si chiama quindi 'Z4', ma da tempo le forze dell’ordine conoscono questo fenomeno giovanile - talvolta identificato dalla sigla 'Z' talvolta dal Cap postale - che si sovrappone e somma a quello delle gang latine e a quello dei 'branchì di ragazzi dell’hinterland che, nel fine settimana, vanno a provocare guai nelle zone della movida milanese, complici l’alcol e le droghe assunte.

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