londra
Il premier britannico Boris Johnson ha pagato la multa inflittagli da Scotland Yard per la violazione delle regole anti Covid contestagli dalla polizia nell’ambito delle indagini sul cosiddetto scandalo Partygate dei ritrovi organizzati a Downing Street in violazione alle restrizioni anti Covid in vigore fra il 2020 e il 2021.
Lo ha reso noto Downing Street precisando che Johnson ha offerto le sue «scuse» più complete per l’accaduto e che quindi non intende far ricorso. Lo stesso ha fatto la sua consorte, Carrie Symonds-Johnson. Il premier ha tuttavia confermato di non avere intenzione di dimettersi.
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