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Il Tar riammette Lady Demonique, candidata nel comasco

Il Tar riammette Lady Demonique, candidata nel comasco

20 Maggio 2022, 18:14

Doha Zaghi , performer fetish con il nome di Lady Demonique, potrà correre come candidato sindaco per il partito Gay - LGBT+ Solidale, Ambientalista e Liberale a San Bartolomeo Val Carvagna nel Comasco. Dopo che la sua candidatura era stata «ingiustamente bocciata dalla Commissione Elettorale» è infatti stata riammessa dal Tar della Lombardia. Lo rende noto Fabrizio Marrazzo portavoce del partito Gay secondo cui «i giudici riconoscono «gli errori presenti sul manuale elettorale del Ministero degli Interni, che fissa erroneamente la definizione del censimento dei cittadini al censimento del 2011 e non a quello dell’ultimo anno disponibile (ossia 2020)». Lady Demonique aveva fatto parlare di sè quando, a causa del suo lavoro, Carlo Calenda aveva stoppato la sua candidatura a consigliera comunale di Como per la lista appoggiata da Azione. «Ora si rischia di dovermi chiamare Signora Sindaca. Quando il gioco si fa duro, le Mistress cominciano a giocare!» ha commentato su Facebook Zaghi.
Una sentenza «storica» quella dei giudici della Terza Sezione del TAR di Milano, secondo Marrazzo, che riconoscono «gli errori presenti sul manuale elettorale del Ministero degli Interni, che fissa erroneamente la definizione del censimento dei cittadini al censimento del 2011 e non a quello dell’ultimo anno disponibile (ossia 2020) come previsto dalla legge e come avevamo fatto presente al Comune ed alla commissione elettorale».
«Questa sentenza - ha continuato - fornisce un chiarimento rispetto agli errori commessi dal Ministero e dalle commissioni elettorali, che dovrebbero favorire il più possibile le candidature per garantire la democrazia e non appigliarsi ad ogni formalismo per escludere i candidati. Il Ministro Lamorgese dia validi chiarimenti, quanto rilevato mostra che tale errore si ripete da anni, creando sicuramente disagio a liste e partiti in tutta Italia. Il ministero verifichi tutte le elezioni che hanno escluso ingiustamente liste e partite per tale errore, cambiando l’esito democratico delle elezioni. Ringraziamo l'avvocata Sara Franchino, che ci ha assistito per questo risultato storico. Ora dobbiamo ripartire anche dal Comune di San Bartolomeo e lavorare per i cittadini e far cambiare amministrazione."
«Mi auguro che l’ufficio elettorale del Comune ed il Sindaco si scusino per l’errore commesso, che spero sia dovuto solo per mancanza di conoscenza delle variazioni normative, anche se li avevamo avvertiti. Quanto accaduto mostra la mancanza di aggiornamento del personale e infatti la formazione continua è un nostro obiettivo in tutti i comuni dove ci siamo presentati», ha concluso Andrea Grassi coordinatore del Partito Gay - LGBT+ in Lombardia.

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