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LA PIOGGIA DI 6 MESI IN UN POMERIGGIO

Bomba d'acqua nelle Marche: 9 morti e 3 dispersi. Aperto un fascicolo per omicidio colposo e inondazione colposa. 150 sfollati

Bomba d'acqua nelle Marche. Si temono dispersi

15 Settembre 2022, 22:47

 La Procura di Ancona ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e inondazione colposa, al momento a carico di ignoti, sull'alluvione che ha colpito i Comuni della provincia di Ancona dove si contano già 10 morti e tre dispersi. Le prime fasi di indagini hanno visto il pubblico ministero Paolo Gubinelli, procedere per i primi atti ma il fascicolo passerà poi all’aggiunto Valentina D’Agostino, sotto il coordinamento della procuratrice capo Monica Garulli. Alla magistratura il compito di individuare se ci siano responsabilità di persone nell’apocalisse avvenuta ieri e durante la notte. L’indagine è ancora in una fase embrionale.  

Sono 9 al momento le vittime dell’ondata di maltempo che ha colpito la scorsa notte il Senigalliese. Il dato viene reso noto dalla Prefettura di Ancona, che aggiorna così quelli forniti in precedenza dalla stessa prefettura. Due delle 9 vittime sono in corso di identificazione e potrebbero essere ricomprese nel numero dei dispersi, che sono allo stato 4, dei quali due minorenni. La Prefettura annuncia aggiornamenti continui (il prossimo alle 15.00), dal Centro di Coordinamento Soccorso, riunito in convocazione permanente presso la Sala Operativa della Regione Marche dalla 22.30 di ieri sera. 

Ad aggiornare il dato è stata la prefettura di Ancona. Intanto arrivano i messaggi di solidarietà da tutta Italia. «Ho ricevuto le chiamate del capo dello Stato, Sergio Mattarella e del presidente del Consiglio Mario Draghi», riferisce il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli. «Il presidente Mattarella ha espresso la solidarietà alla nostra comunità e gratitudine a tutti quanti stanno instancabilmente lavorando per i soccorsi - aggiunge -. Draghi ha espresso la sua vicinanza rassicurandomi sul supporto per ogni necessaria esigenza. Il dolore per quanto accaduto è profondo ma la comunità marchigiana è forte e saprà reagire». Intanto il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio è arrivato ad Ancona per la riunione per coordinare gli interventi di soccorso. Poi ci sarà un sopralluogo nelle aree colpite nelle province di Ancona e Pesaro Urbino. «Ci sono stati momenti di terrore, con quantitativi di acqua veramente straordinari», ha detto Curcio dopo la riunione alla quale hanno partecipato anche i vertici dei vig ili del fuoco, il capo dipartimento Laura Lega e il capo del corpo Giorgio Parisi. «E' piovuto in qualche ora un terzo di quello che normalmente piove in queste zone in un anno - ha aggiunto - e in alcune zone ha piovuto il doppio di quello che piove in estate. E’ stato un quantitativo di acqua che si è riversato sui territori in maniera repentina portando scompiglio e morte». Oltre alle vittime, ci sono danni al momento incalcolabili. Il fiume Misa, in piena per le violenti piogge di questa notte, ha anche rotto le balaustre in pietra del ponte Garibaldi nel centro storico di Senigallia. Nel cuore della cittadina della Marche sono visibili i danni procurati dai detriti, rami e fango, trascinati dal torrente. Molti cittadini sono all’opera per svuotare cantine e negozi allagat i. Testimoni riferiscono di non avere mai visto «una cosa del genere». Oggi il maltempo potrebbe dare una tregua temporanea ma nuovi temporali potrebbero abbattersi nelle zone domani. Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, oltre ad esprimere il suo «profondo cordoglio per le vittime dell’alluvione», informa che in queste ore si sta anche verificando, con gli uffici territoriali, la situazione delle scuole. Tra le notizie che si stanno raccogliendo in queste ore, quella di due donne disperse a Barbara, frazione di Senigallia. Sono una madre di 56 anni con la figlia 17enne. Il fratello, Simone di 21 anni, trascinato dalla corrente del Nevola, si è salvato attaccandosi a un ramo di una grossa pianta per due ore. La madre e la sorella sono state trascinate via e sono disperse. «L'acqua me le ha portate via davanti agli occhi», ha raccontato il giovane visibilmente scosso. Sui posti flagellati dall’ondata d’acqua ci sono i vigili del fuoco, la Croce Rossa Italiana, volontari; anche Caritas è sul territorio per valutare le prime esigenze alle quali rispondere.

LA PIOGGIA DI 6 MESI CADUTA IN UN POMERIGGIO

 La pioggia di 6 mesi in un pomeriggio, un sistema temporalesco nato ad ovest della Sardegna che ha attraversato il Tirreno prendendo energia sul mare caldissimo: come risultato ecco i nubifragi torrenziali sul crinale appenninico centrale e le piene drammatiche verso le Marche. E’ la prima analisi fatta da Il Meteo.it. «Sono i cambiamenti climatici in atto, con l’eredità della caldissima Estate 2022 che, a causa del mare caldo, lascia una possibilità di nubifragi intens i per almeno un altro mese. L’Estate 2022 finirà ufficialmente domani con l’arrivo di venti fortissimi , maltempo e un crollo termico diffuso. Ma come visto ieri il rischio nubifragi estivi, a causa del ca lore accumulato, ci accompagnerà ancora per settimane», spiega il sito.

180 VIGILI DEL FUOCO AL LAVORO

Sono 180 i vigili del fuoco al lavoro nella zona del nubifragio che ha colpito le Marche: salvate nella notte decine di persone rifugiatesi sui tetti delle abitazioni e sugli alberi, spiega il Corpo dei vigili in un tweet. Più di 150 gli interventi effettuati, e la conferma delle 7 persone decedute e delle 3 che risultano disperse.

CALDO ECCEZIONALE 

E’ stato il caldo eccezionale dell’estate 2022 a innescare il violento nubifragio avvenuto sulle Marche. Lo indica Bernardo Gozzini, direttore del consorzio Lamma, che riunisce Regione Toscana e Cnr. «Il nubifragio nelle Marche è avvenuto dopo un’estate particolarmente calda, durante la quale la temperatura del mare è stata di 4 -5 gradi superiore alla media», ha osservato. Il processo di evaporazione ha portato ad accumulare una maggiore quantità di umidità. «C'è stato così un accumulo di energia che ora il sistema dovrà scaricare per tornare in equilibrio. Di conseguenza l’autunno potrebbe essere particolarmente complesso"

CENTINAIA DI SFOLLATI

Nelle zone colpite dall’emergenza maltempo nelle Marche al momento ci sono centinaia di sfollati». Lo ha detto il prefetto di Ancona Darco Pellos, al termine della riunione presso la Protezione civile regionale. Il prefetto non ha dato numeri precisi ai giornalisti per vittime e dispersi, di cui ha invece parlato durante la riunione a porte chiuse. Ha comunque confermato che si sono «ricerche in corso che riguardano minori».

Sono 150 le persone sfollate in seguito all’ondata di maltempo che ha travolto le Marche. Lo rende noto la Prefettura di Ancona in una nota, spiegando che «la maggior parte di queste persone si trova nel comune di Senigallia, ma il numero è in crescita». «Al riguardo - si legge nel comunicato - sono stati predisposti dalle forze di polizia dedicati servizi di prevenzione e controllo sugli immobili evacuati». In esame anche altre possibili evacuazioni.

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