Reali inglesi
Le copie del libro di Harry affollano gli scaffali delle librerie
Le rivelazioni contenute nell’autobiografia intitolata "Spare", per quanto imbarazzanti per il resto della famiglia reale, rappresentano solo una parte di quanto il principe Harry avrebbe potuto raccontare. A dirlo è egli stesso, stando a un’ultima intervista concessa stavolta a Byrony Gordon, firma del Daily Telegraph: la prima a un giornale britannico - e già impaginata in apertura per l’edizione di domani - dopo l’uscita martedì del libro.
Il duca di Sussex nell’intervista afferma che in origine il volume aveva una lunghezza «doppia» e che dalla revisione finale è stato escluso materiale sufficiente a dar vita a «un altro libro», in teoria. Spiega poi che i dettagli eliminati riguardano in particolare i suoi rapporti, prima e dopo il matrimonio con Meghan, col padre Carlo, succeduto sul trono alla regina Elisabetta come re Carlo III nel settembre scorso, e soprattutto col fratello maggiore William, erede della corona.
La versione finale di "Spare" non comprende rivelazioni la cui diffusione «mio padre e mio fratello non avrebbero mai perdonato», prosegue Harry. Come a rivendicare di non aver voluto oltrepassare la linea rossa nella rottura con i familiari, dopo il traumatico strappo da casa Windsor sfociato tre anni fa nel trasferimento negli Usa. Ma anche come a lasciare intendere di poterlo fare: almeno nel timore di fonti anonime interne a Buckingham Palace, evocate dallo stesso giornale, stando alle quali il duca ribelle e la consorte Meghan potrebbero ancora essere spinti in futuro a pubblicare altri volumi, per ragioni finanziarie.
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