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L'Antitrust sanziona Vodafone, Wind, Telecom e Fastweb per comportamenti illegittimi. Il Codacons: "Multe irrisorie"

L' Antitrust sanziona Vodafone, Wind, Telecom e Fastweb per comportamenti illegittimi

03 Aprile 2023, 08:43

L’Antitrust ha sanzionato le società Vodafone S.p.A. per 400mila euro, Wind Tre S.p.A. per 300mila euro, Telecom S.p.A. per 200mila euro e Fastweb S.p.A. per 100mila euro per comportamenti illegittimi nella gestione delle cessazioni delle utenze di telefonia fissa e mobile, anche nell’ipotesi di migrazione verso un altro operatore.

Lo si legge in una nota dell’Antitrust. Sono emerse criticità nella gestione delle procedure interne delle cessazioni delle utenze, che hanno dato origine - a partire almeno dal 2020 - a situazioni di fatturazioni post-recesso o, in caso di migrazione, di doppia fatturazione a carico dell’utente.

 Secondo l’Autorità, «la illegittima prosecuzione della fatturazione - dopo la richiesta di cessazione del servizio - è riconducibile ad anomalie e a disallineamenti tecnici tra i sistemi di gestione informatici del processo interno di ciascuna società, rispetto ai quali le stesse, anche se in misura diversa, non hanno adottato efficaci meccanismi di controllo e di intervento tempestivo».

L’Antitrust ha stigmatizzato i casi di doppia fatturazione nella migrazione verso altro fornitore con la richiesta illegittima all’utente di saldare le fatture sia del nuovo sia del precedente operatore. Le quattro compagnie telefoniche sono state diffidate dal continuare ad attuare la pratica scorrett a ed entro 90 giorni dovranno comunicare all’Autorità le iniziative adottate a tal fine.

Il Codacons: "Multe irrisorie"

 Le sanzioni inflitte dall’Antitrust a Vodafone, Wind, Telecom e Fastweb «sono del tutto irrisorie e hanno come unica conseguenza quella di fare il solletico ai colossi dell a telefonia». Lo afferma il Codacons, commentando la notizia delle multe dell’Autorità alle quattro società telefoniche per irregolarità nella gestione delle cessazioni delle utenze di telefonia fissa e mobile. «Da tempo il Codacons - spiega il presidente Gianluca Di Ascenzo - denuncia all’Antitrust le pratiche scorrette messe in campo dai gestori verso gli utenti che cambiano operatore e continuano a ricevere fatture per servizi non fruiti, oppure richieste di pagamento che arrivano per utenze cessate da tempo. Pratiche che spingono i consumatori a pagare le fatture anche se illegittime, nel timore di subire ripercussioni e per evitare di incorrere in controversie legali, e che arricchiscono le tasche delle società telefoniche». «Il vero problema, tuttavia - conclude - è che l’entità irrisoria delle sanzioni applicabili all’Antitrust spinge le compagnie telefoniche ad inserire in bilancio le multe dell’Autorità come ordinario rischio di impresa, nella consapevolezza che le pratiche scorrette porteranno loro incassi superiori al valore delle sanzioni».

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