Stati Uniti
Foto d'archivio
«Food for everyone», cibo per tutti, ha urlato ai suoi fan Donald Trump entrando al famoso ristorante cubano Versaille di Miami subito dopo l'incriminazione per le carte secrete di Mar-a-Lago. Ma il tycoon se n'è andato nel giro di dieci minuti senza mantenere l'offerta di pagare il conto, neppure dopo che i suoi ammiratori gli avevamo augurato "happy birthday" con un giorno di anticipo sui suoi 77 anni. A svelare il retroscena è stato il Miami New Times.
L’ex atleta di arti marziali Jorge Masvidal era tra i presenti e aveva salutato Trump come «il presidente migliore di tutti i tempi», confessando la sua emozione nell’«averlo sentito dichiarare "Food for everyone"». E invece niente, il tycoon non ha messo mano al portafoglio neanche per delle crocchette, dei pastelitos o dei cafecitos, in un locale di Little Havana dove i prezzi sono più che abbordabili per tutti. Una mancata generosità che potrebbe costargli più di qualche voto nella corsa alla Casa Bianca tra la decisiva comunità cubana in Florida.
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