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Il caso

Medici ballano con Gioca Jouer di Cecchetto durante un'autopsia. Ora rischiano provvedimenti disciplinari

Medici ballano con Gioca Jouer di Cecchetto durante un'autopsia. Ora rischiano provvedimenti disciplinari

13 Aprile 2024, 18:45

Il clima è quello del villaggio vacanze. Il dj improvvisato è scatenato e anche la comitiva pare divertirsi parecchio sulle note dell’intramontabile hit «Gioca Jouer» di Claudio Cecchetto. Tutt'attorno, però, si tagliano cadaveri e parti di essi. Un video, che inquadra tanto un’autopsia in corso, quanto una salma appena dissezionata, della quale spuntano i piedi da sotto il lenzuolo, riprende coreografie e performance canore dei partecipanti a un corso che si è svolto a Malta. Dalle immagini si riconoscono professori di note università italiane. Balli e cori diventano virali: in poche ore accumulano centinaia di migliaia di visualizzazioni e la situazione sfugge di mano.

«Si trattava dei lavori preparatori di una sessione del convegno nazionale dal titolo «live autopsy» e di cui sono responsabile - ammette il prof. Cristoforo Pomara, ordinario di Medicina legale dell’università di Catania - il video, illegalmente diffuso, è stato realizzato in una pausa di un’esercitazione anatomica all’estero su corpi donati a fini di studio e formazione e quindi assolutamente avulso dal contesto professionale medico legale».

Pomara minimizza e precisa che non si trattava «né di una autopsia giudiziaria, né di un riscontro diagnostico. Si è lavorato per una settimana a tecniche di dissezione difficilissime, anche più di 12 ore al giorno, da mattina a sera tardi in sala anatomica».

Tali sforzi «non possono essere mortificati - osserva Pomara - da pochi secondi di un video che riprende un momento distensivo», «necessario a stemperare la tensione» dalle «attività formative delicatissime». Il video «è stato realizzato in una pausa necessaria». Pomara si è anche scusato, «non tanto per l'accaduto, ma per il fatto che lo stesso sia stato illegalmente diffuso e dato in pasto a social e a media». E conclude: «Mai c'è stata volontà da parte di alcuno di noi di mancare di rispetto».
Le scuse potrebbero non evitare conseguenze disciplinari.

È «un atteggiamento disdicevole», ha tuonato il presidente della Federazione nazionale ordini medici chirurghi e odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli. In Italia «non è mai successo che così manifestamente fosse venuto meno il decoro nell’esercizio di un’attività formativa professionale». E ipotizza «provvedimenti disciplinari nei confronti dei medici che hanno partecipato», saranno gli Ordini provinciali cui sono iscritti i medici a valutare.

Anche la Società italiana di medicina legale e assicurazioni (Simla), prende le distanze: «Il comportamento ripreso nel video è riprovevole ed estraneo alla cultura medico legale» dice il professor Francesco Introna, presidente della società, rivendicando che le autopsie sono «da sempre improntate al massimo rispetto della dignità del cadavere e dei parenti». Introna precisa anche che il corso del video non è stato organizzato né patrocinato dalla Simla ma era «una esercitazione didattica svolta all’estero e non di una autopsia giudiziaria». Il corso sembra sia stato fatto a Malta; la Simla dice di organizzarne «esclusivamente sul territorio nazionale»

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