al largo di marsa alam
Foto d'archivio
«Trentuno turisti di varie nazionalità, insieme a 14 membri dell’equipaggio di una nave turistica che stava effettuando una crociera vicino alle coste di Marsa Alam» sul Mar Rosso in Egitto, «risultano dispersi. Le ricerche sono in corso con il coinvolgimento di diverse autorità": lo si è appreso da fonti qualificate egiziane che non precisano quali siano le nazioni di provenienza dei turisti. Sono stati salvati «alcuni sopravvissuti», viene aggiunto. (ANSA).
L’imbarcazione si chiama 'Sea Story', scrive il sito di Al Ahram, il principale quotidiano egiziano citando il maggior generale Amr Hanafi, governatore del Mar Rosso, il quale «ha annunciato il ritrovamento di alcuni sopravvissuti al naufragio» a Wadi El Gamal. L’ufficiale ha sottolineato «che le operazioni di ricerca intensive proseguono in coordinamento con la Marina e le Forze armate», scrive ancora il sito sintetizzando sue dichiarazioni.
Al Ahram non fornisce cifre sul numero di dispersi e salvati ma scrive ancora che il governatore ha spiegato che l’aereo di ricerca e soccorso è riuscito a trasportare alcuni sopravvissuti per consentire loro di ricevere le necessarie cure mediche, mentre altri sopravvissuti sono stati messi in sicurezza sul posto in attesa dell’arrivo della fregata Al-Fatih, che si sta spostando per trasportarli in un luogo sicuro.
Non risultano al momento italiani coinvolti nel naufragio della nave turistica vicino alle coste di Marsa Alam, nel Mar Rosso. L’ambasciata e il consolato italiani, si apprende da fonti della Farnesina, sono in contatto con le autorità egiziane che al momento non segnalano la presenza di italiani. L’ambasciata sta continuando a contattare tutte le autorità locali che sono coinvolte nelle operazioni di salvataggio per avere ulteriori conferme.
«Era una barca che andava a fare delle immersioni in diverse zone del sud del Mar Rosso, partendo da Port Ghalib, di fronte all’aeroporto di Marsa Alam. Sono partiti da lì, si sono fermati in tre posti per fare dello snorkeling» ma, «a causa del forte vento che c'è in ques ti giorni, purtroppo c'è stato un incidente» e «la barca è andata addosso a un reef», una barriera corallina. Lo ha detto all’ANSA, preferendo restare anonima, una fonte locale sul naufragio dello yacht turistico in Egitto.
Il Mar Rosso, una delle principali destinazioni turistiche in Egitto, attira milioni di visitatori ogni anno. Il settore turistico, cruciale per questo Paese di 105 milioni di abitanti in piena crisi economica, impiega circa due milioni di persone e contribuisce a oltre il 10% del suo Pil. L’incidente avvenuto oggi è almeno il terzo del genere segnalato quest’anno nei pressi di Marsa Alam. All’inizio di novembre, 30 persone erano state tratte in salvo mentre un’imbarcazione per immersioni stava affondando vicino al celebre reef di Deadalus. A giugno scorso, una ventina di turisti francesi erano stati evacuati indenni prima che la loro nave affondasse in un incidente simile. Un anno prima, tre turisti britannici avevano perso la vita quando un incendio aveva distrutto il lo ro yacht. Ogni giorno decine di barche per immersioni esplorano i reef corallini e le isole al largo delle coste orientali dell’Egitto, dove le regole di sicurezza, pur essendo rigide, vengono applicate in modo disomogeneo. (ANSA-AFP).
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