Fbi: "Le vittime di New Orleans sono 15, l'attacco è un atto di terrorismo premeditato"

 Le vittime della strage di New Orleans sono 14, 15 con l’attentatore: lo ha precisato in conferenza stampa il deputy assistant del direttore dell’Fbi Christopher Raia che ha puntualizzato: «L'attacco di New Orleans è stato un atto di terrorismo premeditato e malvagio". L’uomo sospettato di aver fatto esplodere un pick-up della Tesla davanti alle Trump towers di Las Vegas e il terrorista di New Orleans hanno prestato servizio per un periodo nella stessa base militare: entrambi sono stati dispiegati in Afghanistan e nella base di Fort Brag in North Carolina ma non nella stessa unità.  Non c'è alcun «legame irrefutabile» tra l’attacco a New Orleans e l’esplosione della Tesla cybertruck davanti al Trump Hotel di Las Vegas: ha però aggiunto Raia. Lo hanno riferito fonti alla tv locale Denver7 senza precisare «Non crediamo che nell’attacco di New Orleans sia coinvolto nessun altro, oltre a Shamsud-Din Jabbar": lo ha detto il deputy assistent del direttore dell’Fbi Christopher Raia. L’attentatore di New Orleans ha postati 5 video online mentre guidava da Houston verso il luogo della strage. L’attentatore di New Orleans aveva piazzato due ordigni improvvisati, uno su Bourboun street e l’altro a due isolati di distanza. L’attentatore di New Orleans avrebbe detto, inoltre, di essersi unito all’Isis.  L’autista della Tesla esplosa a Las Vegas aveva una ferita d’arma da fuoco alla testa. Lo ha detto la polizia in una conferenza stampa. Nel pick-up sono state trovate due pistole semiautomatiche. «Abbiamo scoperto che l’uomo aveva subito una ferita da arma da fuoco alla testa prima della detonazione del veicolo», ha detto lo sceriffo di Las Vegas Kevin McMahill, suggerendo che il sospettato potrebbe essersi suicidato prima dell’esplosione.