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Poliziotti feriti a martellate, uno è in prognosi riservata

Poliziotti feriti a martellate, uno spara ad aggressore

06 Febbraio 2025, 17:05

 Due agenti di polizia sono stati feriti a martellate, questa mattina, sulla bretella autostradale Ivrea-Santhià, alla stazione di servizio di Viverone sud, aggrediti dal conducente di un veicolo.
L’aggressore è stato ferito a sua volta da un colpo di pistola sparato da un poliziotto. Un agente sarebbe grave, i tre feriti sono stati portati in ospedale. La bretella autostradale è stata chiusa dallo svincolo di Albiano in direzione di Vercelli. (ANSA).

L’uomo che ha preso a martellate i due poliziotti, ferendoli, a quanto si apprende poco prima aveva rubato un’auto a un casellante autostradale, secondo le prime informazioni al casello di Albiano. Sarebbe stato poi uno dei due agenti della polizia stradale a sparargli. Per soccorrere gli agenti e l’uomo sono intervenuti ambulanza e elicottero.
I fatti sono avvenuti sulla bretella autostradale Ivrea-Santhià, che collega la A4, la Torino-Milano, con la A5, la Torino-Aosta. È un francese di 26 anni il giovane che ha preso a martellate due agenti della polizia stradale, sulla bretella autostradale Ivrea-Santhià, alla stazione di Viverone sud, nel Torinese, ed è rimasto ferito da un colpo di pistola sparato da un agente.
A quanto si apprende l’uomo in precedenza aveva avuto un incidente stradale, in cui non erano stati coinvolti altri veicoli, ed era stato soccorso dall’autista di un furgone che lo aveva accompagnato alla stazione di servizio. Qui il francese ha cercato di entrare dentro un’auto, minacciando le persone che erano a bordo. I poliziotti della pattuglia sono quindi intervenuti e il giovane li ha colpiti in testa con un martello, che nascondeva sotto gli abiti. Uno degli agenti a questo punto ha estratto l’arma e ha fatto fuoco, colpendo l’aggressore, ma anche di striscio l’altro agente.
Il giovane e uno dei poliziotti feriti sono stati trasportati al Cto di Torino. 

 «L'agente che questa mattina durante un intervento nell’area di servizio Viverone Sud, sulla bretella Ivrea-Santhià, ha ricevuto due forti martellate alla testa attualmente è in prognosi riservata. L’altro agente è in attesa della prognosi ma non è in pericolo di vita perché colpito di striscio da un proiettile rimbalzato sull'asfalto. L’aggressore è un cittadino francese d i 26 anni, Crochon Kelvin Stephane». Lo rende noto Domenico Pianese, segretario del sindacato di polizia Coisp. «Episodi di questo tipo - osserva Pianese - non sono più casi isolati: ogni giorno i poliziotti subiscono aggressioni sempre più gravi, mettendo a rischio la propria vita senza disporre di adeguate tutele legali e operative. Siamo vicini ai colleghi feriti e alle loro famiglie, che in queste ore stano vivendo momenti di angoscia», «La drammaticità di quanto accaduto questa mattina, a seguito di quello che doveva essere un banale controllo - prosegue - dovrebbe far aprire gli occhi alle 'anime bellè, che scendono in piazza contro il ddl sicurezza pur non conoscendo le nostre difficoltà operative. Il lavoro della Polizia è imprevedibile: anche un intervento banale può trasformarsi in una tragedia. È inaccettabile continuare a ignorare questa emergenza ed è necessario, ora più che mai, procedere spediti con l'approvazione del Ddl Sicurezza» .

 «Sono ore di grande apprensione per lo stato di salute dei colleghi aggrediti a Ivrea da un criminale che li ha presi a martellate. Anche se entrambi non sono in pericolo di vita, quello di loro più seriamente ferito, che ha riportato un grave trauma cranico, è in prognosi riservata. Anche il loro aggressore, dopo essere stato operato, è fuori pericolo. Adesso preghiamo che possano rimettersi al più presto, con il pensiero rivolto ai loro cari catapultati in questo terribile incubo». Così Valter Mazzetti in una nota, segretario generale del sindacato Fsp Polizia di Stato, dopo l'aggressione a due agenti della stradale all’area di servizio di Viverone sud sulla bretella autostradale Ivrea-Santhià.
«Cresce senza sosta la drammatica lista dei tutori della sicurezza feriti in servizio - prosegue Mazzetti -, con una cadenza temporale agghiacciante, che ne vede finire in ospedale uno ogni tre ore e mezza, e con una casistica sempre più variegata, virulenta, subdola. Il caso di oggi conferma drammaticamente questo quadro, da cui emerge come il nostro lavoro sia fatto di assoluta imprevedibilità, violenza cieca, complessità estrema».
«Bene farebbero a ricordarlo tutti quegli pseudo-esperti di sicurezza sempre pronti a pontificare e delegittimare l’operato di chi porta una divisa, contestando un arresto, censurando un inseguimento, criminalizzando una reazione difensiva, tentando di far passare i nostri operatori, fra i migliori del mondo, per incompetenti, violenti e frustrati. Ogni giorno in cui dobbiamo pregare, perché un collega guarisca - conclude Mazzetti - sale la rabbia per tutto questo, e la convinzione che questo vizio della 'critica facilè passerebbe per incanto, se ci si trovasse davvero nei nostri panni». (ANSA).

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