Garlasco
«Tutti i giorni salta fuori una cosa nuova contro mio figlio, hanno aperto sta cosa per incastrarlo. Andrea è stato preso come cavallo di troia, dove sennò si potevano attaccare i legali di Stasi per aprire un processo? È ovvio che hanno preso mio figlio, perché era già stato indagato nel 2017. Se tu in procura mi porti qualcosa su mio figlio, è ovvio che poi lì aprono un’indagine su di lui». Si è sfogato così, parlando al programma 'Iceberg' di Telelombardia, Giuseppe Sempio, padre di Andrea, indagato per l'omicidio di Chiara Poggi.
Giuseppe Sempio ha ribadito che il figlio, il giorno del delitto, era a casa con lui. E che lo scontrino del parcheggio «non è stato nessun boomerang, quello scontrino ho fatto bene a tenerlo e lo riporterei ai carabinieri».
Andrea è tornato a casa dei genitori: «Ora vive qui con noi, è tornato qui per forza, sennò dove va. Da un certo punto di vista - ha detto papà Sempio - sono contentissimo perché ci facciamo forza tra di noi».
Intanto non esiste più privacy per la famiglia: «Noi non dormiamo, non sogniamo più. Qui abbiamo sempre persone, giornalisti fotografi. Persone che fanno il loro lavoro, ma noi non siamo più soli». E si vive con la consapevolezza di essere intercettati: «Siamo nudi - ha concluso Sempio - perché qui attorno, non crediate che non ci siano cimici eh. Sono 18 anni che ci sono cimici sulla macchina, anche qua in casa ci sono le cimici... Ci sentiamo nudi, la nostra famiglia non è più la nostra. Quando viene qualcuno in casa, le mie sorelle o i miei fratelli ad esempio, prendiamo tutti i cellulari e li mettiamo in bagno sul water e poi torniamo in cucina. Ma non credere che per questo non siamo intercettati».
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