turismo
Mancava solo la data, adesso è ufficiale: dal 15 ottobre nell’area Unesco di Firenze, dunque quella centrale, con le piazze e gli edifici monumentali, saranno vietati caddy, risciò o altri mezzi e veicoli atipici con cui vengono portati a spasso i turisti. Il capoluogo toscano è la prima grande città in Italia a introdurre questa norma. La delibera, approvata a maggioranza dal Consiglio comunale (con i voti favorevoli, tra le opposizioni, anche di lista Schmidt, M5s e Iv), si è resa necessaria perché negli ultimi anni il fenomeno era totalmente esploso, sfruttando proprio il vuoto normativo: a niente sono servite le proteste dei lavoratori del settore, che tre settimane fa si sono ritrovati sotto Palazzo Vecchio per cercare di impedire l’avanzare dell’atto.
In concreto, il trasporto effettuato con veicoli atipici viene vietato su tutta l’area Unesco a eccezione delle navette elettriche (in numero massimo di 24) che dovranno rispettare certe caratteristiche (massimo otto passeggeri, colore bianco e dotate di tutti i dispositivi di sicurezza) e transitare solo su due itinerari prestabiliti dal Comune per il quale dovranno chiedere il nulla osta, che per ora avrà validità annuale e sarà a carattere sperimentale. «Dall’1 aprile 2026 abbiamo previsto che a bordo dovrà essere presente un accompagnatore turistico e una figura turistica abilitata - spiega l’assessore a sviluppo economico e turismo Jacopo Vicini - E sono previste sanzioni per chi sgarra fino a 500 euro». Per la sindaca Sara Funaro è «una misura attesa, per tutelare decoro, sicurezza e vivibilità del centro storico», «per avere un turismo sostenibile e una città vivibile».
Sono solo due gli itinerari consentiti ai pochi autorizzati, senza possibilità di soste intermedie: non vengono toccate aree della città come piazza Duomo, piazza della Signoria, ponte Vecchio. Il primo itinerario è denominato 'Lungarni Ovest’, da piazzale Vittorio Veneto, al Prato, poi lungarno Vespucci (con fermata) , lungarno Corsini, Ponte Santa Trinita, lungarno Guicciardini, lungarno Soderini, Ponte Vespucci, lungarno Vespucci, via Curtatone, e ritorno dal Prato a piazzale Vittorio Veneto.
L’altro è il percorso 'Piazzale e lungarni Est’: da piazza Ferrucci, viale Michelangelo, piazzale Michelangelo (con fermata), viale Poggi, via dei Bastioni, via del Monte alle Croci, viale Galilei, via delle Porte Sante, via del Monte alle Croci, viale Galilei, piazzale Michelangelo, viale Michelangelo, e ritorno a piazza Ferrucci.
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