misure di sostegno
E’ una delle misure a sostegno dei cittadini più richieste ed attese: torna il bonus psicologo per il quale si potrà presentare la domanda all’Inps a partire da lunedì 15 settembre. Si avranno due mesi di tempo per richiederlo e l’importo massimo previsto per i redditi più bassi è pari a 1500 euro. Anche quest’anno, come accaduto nel 2024, si prevede un boom di richieste a fronte di dati che il Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi (Cnop) giudica allarmanti: in Italia si stima, infatti, che siano 5 milioni le persone che hanno bisogno di un aiuto psicologico ma che non possono ottenerlo per motivazioni economiche. Si ripropone dunque il nodo di quanti, pur avendone necessità, riusciranno alla fine ad ottenere questo servizio: non oltre 6300, secondo stime Inps.
La domanda per il bonus 2025 potrà essere presentata all’Inps da lunedì 15 settembre fino al 14 novembre. Il richiedente deve avere un Isee inferiore a 50mila euro. L’importo massimo che si può erogare è 1.500 euro per chi ha un’Isee inferiore a 15mila euro, 1.000 euro per chi ha un Isee tra i 15mila e i 30mila euro e 500 euro per chi ha un Isee tra i 30mila e i 50mila euro. Le graduatorie per l’assegnazione del beneficio, distinte per Regione e Provincia autonoma di residenza, tengono conto del valore Isee più basso e, a parità di valore Isee, dell’ordine cronologico di presentazione delle domande. L’Inps fa sapere che la Provincia autonoma di Trento ha comunicato la volontà di non finanziare la prestazione. Per il 2025 le risorse sono pari a 9,5 milioni quindi, stima l’Inps, basteranno al massimo per poco più di 6.300 richiedenti se, come accaduto negli anni precedenti, ci sarà una richiesta tra coloro che hanno l’Isee più basso per raggiungere l’importo massimo di spesa. L'erogazione dell’importo spettante, nella quota massima di 50 euro a seduta, avviene direttamente a favore del professionista. Nessun accredito di somme è effettuato ai beneficiari della prestazione. Il beneficiario ha 270 giorni di tempo per usufruire del contributo.
Il bonus psicologo è stato introdotto nel 2021 con il Decreto-legge 228/2021, ma è diventato operativo a luglio 2022 ed è stato poi reso strutturale dalla Legge di Bilancio 2023, diventando una misura permanente. Lo scorso anno, sono pervenute 400.505 domande e sono riusciti ad ottenere il bonus poco più di 3.300 richiedenti. Resta quindi il nodo delle risorse per finanziare una misura sempre più richiesta ed i cui benefici sono evidenti: il bonus, oltre a vantaggi in termini di salute psicologica, secondo uno studio del Cnop, ha infatti portato ad una diminuzione dei giorni di malattia e di assenza dal lavoro con un risparmio, solo per il 2022, pari a 312 milioni di euro e si stima che si potrebbero raggiungere i 21 miliardi, pari all’1% del Pil, se il dato fosse parametrato sull'intera popolazione italiana con disturbi psicologici che necessita di terapie.
Intanto è stallo per il ddl sullo psicologo di base, fermo alle commissioni parlamentari. Una figura tanto più necessaria a fronte dell’aumento dell’incidenza dei disturbi psicologici nella popolazione, prevista anche nel nuovo Piano di Azione Nazionale per la Salute Mentale Pansm 2025-2030, già trasmesso dal ministero della Salute alla Conferenza Stato-Regioni. Si tratta, secondo il Cnop, di una figura indispensabile: «Il bonus psicologo è stato ed è una misura importante, nata in piena emergenza sanitaria. Oggi, però, è il momento di fare un passo in più: non possiamo limitarci a interventi straordinari, serve una risposta stabile e universale. Chiediamo servizi di psicologia accessibili e di prossimità, con lo psicologo di base nei territori, capaci di intercettare i bisogni crescenti e di garantire una presa in carico continuativa, soprattutto per i giovani», afferma all’ANSA Maria Antonietta Gulino, presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi.
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