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Violenza al corteo per Gaza a Milano, il ministro Salvini: "D'ora in poi chi organizza cortei verserà una cauzione. Pagheranno i danni"

Violenza al corteo per Gaza a Milano, il ministro Salvini: "D'ora in poi chi organizza cortei verserà una cauzione. Pagheranno i danni"

22 Settembre 2025, 20:22

«Impediremo che si ripeta e chiederemo una cauzione a chi organizza cortei e manifestazioni, in caso di danni pagheranno di tasca loro». Lo ha detto il leader della Lega e vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini al Tg1 dopo gli scontri nelle manifestazioni pro-Gaza di oggi. 

 

Violenza al corteo per Gaza, assaltata la stazione di Milano
(di Enrico Martinelli, Ansa)

Una violenza urbana come a Milano non si vedeva da 10 anni, dal corteo No Expo del primo maggio del 2015 quando, nel giorno dell’inaugurazione dell’Esposizione universale, la città visse un lungo pomeriggio di scontri.
Non c'è stata la stessa scia di devastazioni di quel corteo pesantemente infiltrato da Black Bloc da tutta Europa, ma ci sono state decine di feriti, circa 60, e otto persone portate in Questura dopo scontri dentro e soprattutto fuori alla stazione Centrale, oggetto di un vero e proprio assalto mirato ad opera di un gruppo di violenti, alcuni travisati. Per distruggere la vetrata dell’ingresso principale hanno usato di tutto, transenne, cestini della spazzatura e bastoni. Addirittura si sono appropriati degli idranti delle forze dell’ordine. Dentro la stazione passeggeri impauriti. Immagini che la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha definito «indegne» e che «nulla hanno a che vedere con la solidarietà per Gaza».
Eppure il corteo, in occasione dello sciopero generale pro Gaza in tutta Italia, aveva radunato sotto la pioggia decine di migliaia di persone alla stazione Cadorna convocate dai sindacati di base: a sfilare con l’associazione dei giovani palestinesi anche tanti studenti, oltre che associazioni, centri sociali e cittadini comuni. Ma contrariamente a molte altre città in cui tutto si è svolto in modo pacifico, l’appuntamento milanese ha avuto una conclusione che di pacifico non ha avuto nulla.
Prima il corteo ha attraversato il centro della città senza nessun momento di tensione, a parte qualche bandiera bruciata - degli Usa, di Israele e dell’Unione Europea - ma è stato all’arrivo nella principale stazione ferroviaria della città che si sono verificati gli scontri con ripercussioni anche sulla circolazione dei treni che hanno subito pesanti ritardi. Mentre a Torino e a Napoli i manifestanti sono riusciti ad arrivare sui binari, in Centrale le forze dell’ordine hanno chiuso tutti i varchi dello scalo respingendo la parte del corteo che voleva entrare. In mezzo a passeggeri spaventati che non sapevano più dove andare, la frangia dura del corteo è stata respinta a manganellate fino al porticato d’ingresso dove sono iniziate le devastazioni. Vetrate rotte e lanci di oggetti verso le forze dell’ordine che hanno risposto con lacrimogeni.
Per buona parte del pomeriggio via Vittor Pisani, il lungo viale che da piazza Repubblica porta alla stazione, è stato teatro di continui scontri: le forze dell’ordine sono state bersaglio del lancio di bidoni della spazzatura, cubetti di porfido e anche biciclette in sharing. La situazione è tornata alla calma dopo oltre due ore, quando è stato organizzato un sit in pacifico che ha comunque impedito fino a sera la ripresa della normale circolazione verso la stazione.
Alla fine otto manifestanti sono finiti in Questura, una sessantina gli esponenti delle forze dell’ordine feriti, dei quali 23 portati in ospedale. Le violenze hanno innescato una condanna politica bipartisan. Il sindaco Giuseppe Sala condanna «il vandalismo causato da frange violente» che «non trova giustificazione e certamente non aiuta la causa di Gaza» e auspica che siano identificati «il più in fretta possibile i responsabili di tutto ciò». La scientifica sta già visionando i filmati per arrivare all’individuazione dei responsabili.
Tensioni si sono registrate anche a Bologna e a Marghera. Nel capoluogo emiliano quattro persone, tra le quali anche un minorenne, sono state arrestate in seguito ai disordini con le forze dell’ordine durante i cortei. Altre due persone sono state invece denunciate per blocco stradale, dopo lo stop dell’autostrada e della tangenziale, e tre per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. A Marghera invece i manifestanti che hanno tentato di entrare nell’area portuale sono stati dispersi con gli idranti. 

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