FERMO
(ANSA) - FERMO, 07 OTT - Non sono emerse responsabilità di terze persone per la morte di Felix Baumgartner, 56enne base jumper austriaco, re delle sfide estreme, precipitato il 17 luglio scorso mentre sorvolava in parapendio a motore la zona di Porto Sant'Elpidio (Fermo) dove si trovava in vacanza con la moglie. Per questo motivo la Procura di Fermo, guidata da Raffaele Iannella, chiederà l'archiviazione per l'inchiesta avviata dopo la tragedia: gli accertamenti tecnici disposti nell'ambito delle indagini hanno escluso problemi tecnici o di progettazione del velivolo. Nessuno aveva sentito gridare Baumgartner mentre precipitava, e nessun danno evidente alle eliche del velivolo o alla loro rete di protezione era stato ravvisato nell'immediatezza dell'incidente mortale dopo il quale il motore del velivolo era in funzione, ma al minimo dei giri; mentre il paracadute, anche stando ad alcune testimonianze oculari, non era aggrovigliato ma aperto. Sono elementi che avallerebbero l'ipotesi di un malore del 56enne prima della caduta. Baumgartner era entrato nella storia degli sport estremi per il suo salto dalla stratosfera del 14 ottobre 2012, quando si lanciò da un'altitudine di 38.969 metri. Nell'ultimo video, girato dalla moglie Mihaela Radulescu Schwartzemberg, si vede Baumgartner si vede il 56enne accendere il motore, l'elica che gira, lui che corre e guadagna il cielo in quello che sarebbe stato il suo ultimo volo. (ANSA).
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