PALERMO
(ANSA) - PALERMO, 07 OTT - "L'ha aggredita brutalmente, nella loro abitazione di via Amendola, e uccisa a mani nude". Così il procuratore capo di Gela (Caltanissetta) Salvatore Vella, in conferenza stampa, ha ricostruito i particolari di quello che ha definito "un efferato femminicidio", con l'uccisione della sessantaquattrenne Veronica Abaza da parte del convivente quarantenne Lucian Stan, arrestato e attualmente detenuto in carcere. "L'indagato è un uomo violento e la sua condotta andava avanti da anni - hanno riferito i pm e i carabinieri del comando provinciale di Caltanissetta - la vittima però non aveva mai denunciato". Stan avrebbe cercato di modificare la scena del crimine, "eliminando le macchie di sangue". "Ha cercato di minacciare diversi connazionali che vivono in città e conoscevano la situazione nel rapporto con la donna. La comunità romena però ha collaborato, aiutandoci", è stato aggiunto in conferenza stampa. Anche nel corso dell'interrogatorio di garanzia, il quarantenne avrebbe fornito una versione legata a un presunto incidente domestico, dovuto all'assunzione di alcool da parte della donna. Aspetti che non hanno convinto fin dall'inizio gli investigatori, inducendoli a effettuare l'autopsia sul corpo della vittima, dalla quale sono emersi elementi che hanno fatto scattare l'arresto e l'accusa di omicidio. Sono circa 150 i procedimenti attivati dalla procura gelese, nel 2025, per ipotesi di reato di stalking e minacce a danno di donne. (ANSA).
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