ARZACHENA
(ANSA) - ARZACHENA, 08 OTT - Il giorno dopo il ricovero di Emanuele Ragnedda all'ospedale Santissima Annunziata di Sassari, per quello che è apparso un tentativo di suicidio nella notte di domenica, gli specialisti del Ris dei carabinieri di Cagliari sono tornati all'interno della tenuta di ConcaEntosa, dove si è consumato il delitto di Cinzia Pinna, la 33enne di Castelsardo uccisa nel casolare di proprietà del 41enne imprenditore vitivinicolo, nella notte tra l'11 e il 12 settembre. I militari sono arrivati con un fuoristrada, accompagnati da due mezzi dell'agenzia regionale Forestas con sopra dei tosaerba e altri attrezzi agricoli. I rilievi e gli accertamenti - alla presenza degli avvocati di tutte le parti - proseguiranno anche nella giornata di giovedì, alla ricerca, anche, degli effetti personali della vittima spariti, insieme al telefono cellulare, dopo la scoperta del corpo abbandonato sotto un albero della tenuta. E proprio domani è previsto un sopralluogo nello yacht di famiglia, il Nikitai, ormeggiato a Cannigione, il cui tender era stato usato da Ragnedda per raggiungere Baja Sardinia, località turistica a pochi chilometri da Porto Cervo in Costa Smeralda, dove c'è la casa di famiglia, quando era ormai braccato dai carabinieri che erano andati a bussare alla porta della sua tenuta. Secondo quanto starebbe emergendo dalle indagini, l'uomo avrebbe avuto l'intenzione di gettare il corpo di Cinzia in mare, forse dalla scogliera di Capo Ferro, a Porto Cervo. Ma Le indagini sono ancora in corso per stabilire cosa esattamente sia avvenuto nelle fasi successive al delitto e se qualcuno ha aiutato l'omicida reo confesso. Per il momento sono due le persone iscritte nel registro degli indagati per il reato di favoreggiamento, ma il numero potrebbe aumentare e ad aggiungersi ai nomi di Luca Franciosi, lombardo di 26 anni, manutentore stagionale, e Rosa Maria Elvo, 50enne ristoratrice di San Pantaleo e amica di Ragnedda. Complici che avrebbero aiutato l'omicida a ripulire l'abitazione dalle ingenti tracce di sangue e fatto sparire gli indumenti e gli effetti personali della vittima. (ANSA).
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