ROMA
(ANSA) - ROMA, 09 OTT - L'autunno capitolino si apre con una nuova stagione di occupazioni scolastiche. L'ultimo istituto a chiudere i cancelli alle lezioni è il Liceo Classico Augusto al Celio, occupato la notte del 7 ottobre da un centinaio di studenti. Proprio qui è esplosa l'iniziativa "controcorrente": la petizione «La scuola si vive, non si occupa» pubblicata su Change.org ha già raccolto centinaia di firme in meno di un giorno tra chi si oppone all'occupazione, lanciando un messaggio chiaro a presidi, Comune e Regione. "La scuola appartiene a tutti: a chi vuole manifestare, ma anche e soprattutto a chi vuole continuare a studiare, a imparare e a vivere la scuola in modo sereno e rispettoso", - si legge nell'appello. La petizione lamenta la perdita di ore preziose, le gite annullate, la messa in discussione del rapporto di fiducia tra docenti e studenti e chiede dunque la riapertura della scuola con il ritorno alle regolari lezioni e l'apertura di un canale di comunicazione tra docenti, studenti e genitori dove tutti possano trovare spazio. L'ondata di occupazioni, anche perché fortemente ancorata alle proteste pro-Pal, fanno notare i firmatari, rischia di creare una frattura fra gli studenti stessi: da una parte chi vorrebbe studiare in classe, dall'altra chi usa l'edificio come megafono politico. (ANSA).
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