ROMA
(ANSA) - ROMA, 09 OTT - Quasi 9 scuole su 10, l'88% (+3 punti percentuali rispetto al 2024), attivano progetti internazionali. E' quanto emerge dal rapporto 2025 dell'Osservatorio sull'internazionalizzazione delle scuole e la mobilità studentesca realizzato da Ipsos per conto di Fondazione Intercultura. I licei restano i più attivi, ma anche gli istituti tecnici e professionali "stanno intensificando le azioni di internazionalizzazione e riducono in modo significativo lo storico divario". Le scuole poi che organizzano in proprio le attività internazionali sono il 75%, in crescita rispetto al 2024 quando erano il 68%. Nell'indagine si legge che le iniziative più diffuse includono progetti di mobilità (83%, +5 punti percentuali), tra cui stage di studio all'estero brevi, mobilità del personale scolastico, stage di lavoro all'estero, mobilità di gruppo e individuale di lunga durata; concorsi internazionali (53%, +5 punti percentuali); partenariati (32%); progetti multilaterali (32%); gemellaggi/scambi virtuali (30%). Nelle scuole si sta, inoltre, potenziando l'offerta linguistica: il 70% include almeno un'altra lingua oltre all'inglese nel proprio curriculum, e circa la metà ne offre almeno due. Aumentano anche le ore dedicate alle lingue straniere (53%, +8 punti percentuali) e la presenza di personale madrelingua. Un altro aspetto riguarda poi le tematiche internazionali integrate nell'educazione civica: il 98% delle scuole affronta questioni globali e interculturali durante queste lezioni. Aumenta, inoltre, l'interesse dei docenti per le attività di internazionalizzazione, con il 25% dei dirigenti che rileva un incremento nella loro partecipazione attiva. "Il Rapporto del nostro Osservatorio conferma che le scuole italiane, pur lentamente, stanno continuando ad aprirsi al mondo — afferma Mattia Baiutti, neo segretario generale di Fondazione Intercultura - Un dato particolarmente interessante è che non si tratta più di un fenomeno circoscritto ai licei ma coinvolge maggiormente anche gli istituti tecnici e professionali". Il 55% delle scuole ha almeno uno studente in mobilità individuale, cioè all'estero, impegnato in un programma di scambio internazionale, un dato che è stabile rispetto al 2024, emerge ancora dal report. In particolare, sono più attivi in questo ambito i licei, al 66%, gli istituti di istruzione superiore (60%), e le scuole del nord Italia. La durata preferita per gli scambi individuali resta l'intero anno scolastico (41%), seguito dai programmi semestrali (36%) e trimestrali (23%). E le destinazioni più scelte sono ancora i Paesi europei di lingua inglese (73%) e il Nord America (70%). Tuttavia, aumenta lievemente l'interesse per altre destinazioni non anglofone. (ANSA).
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