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Guerini "Chi manifesta deve essere sempre rispettato"

Guerini "Chi manifesta deve essere sempre rispettato"

04 Ottobre 2025, 10:13

ROMA (ITALPRESS) - "Il piano americano, accettato da numerosi Paesi arabi, è un passo importante per conseguire l'obiettivo di raggiungere la pace e fermare la sofferenza della popolazione di Gaza. Si poteva arrivare a una convergenza più significativa in Parlamento e abbiamo lavorato per riuscirci. Ma il contesto molto polarizzato, con gli attacchi alle opposizioni giunti da chi guida il governo e qualche irrigidimento a sinistra, non ha aiutato. Per questo abbiamo lavorato all'astensione sulla risoluzione della maggioranza che era il massimo che si poteva ottenere in questo passaggio e credo sia stato un risultato alla fine positivo. Se stiamo a ciò che era scritto in tutte le risoluzioni presentate, a partire dalla nostra, il piano Usa è oggi considerato un punto di partenza condiviso". Così, in un'intervista al Corriere della Sera, Lorenzo Guerini, deputato del Pd e presidente del Copasir. "Sono cresciuto - spiega - nella cultura dell'autonomia del sindacato dalla politica. E viceversa. Chi sciopera, chi manifesta, deve essere sempre rispettato. Se migliaia di persone vanno in piazza bisogna guardare con attenzione, non con sufficienza. Uno sciopero non ha il compito di risolvere una questione o di indicare una soluzione. È uno strumento per esprimere un'indignazione, per fare pressione, per manifestare un problema. Spesso anche con contraddizioni, che sono le contraddizioni della realtà storica che stiamo vivendo. Ciò che contesto è che la politica si limiti a trasformarsi in megafono quando invece il suo compito è raccogliere quelle domande mediandole nella responsabilità delle decisioni". E alla domanda se Giorgia Meloni schiaccia la sinistra su posizioni estremiste, Lorenzo Guerini risponde: "Ho un ruolo istituzionale che mi impone sobrietà nella risposta. Ribadisco il concetto di prima: nessuno deve pensare di strumentalizzare, in un senso o nell'altro, le piazze a proprio vantaggio. L'eccessiva polarizzazione della politica italiana credo non porti a nulla di buono e forse è uno degli elementi alla base della disaffezione sempre più evidente nelle urne. La delegittimazione reciproca, l'incapacità di trovare terreni comuni di confronto pur nella asprezza della lotta politica e delle sacrosante differenze rischia di dividere il Paese e di imbarbarire il confronto politico". Il Pd ora insegue Landini, Albanese, la piazza? "Io non inseguo nessuno. Elly Schlein ha lavorato con impegno per unire le opposizioni e ciò ha consentito, anche in queste regionali, di presentarci uniti di fronte agli elettori. Un passo necessario conseguito per la caparbietà della segretaria. Ora bisogna trasformare l'unità delle opposizioni in una proposta politica che diventi una credibile e forte alternativa al governo della destra. Dando un profilo più politico, oltre che aritmetico, alla nostra proposta. E a questo si deve dedicare soprattutto il Partito democratico che di questo progetto rappresenta l'infrastruttura portante. Chiarendo, con le mediazioni che la politica richiede, ciò che va chiarito a partire dal nostro posizionamento sulle grandi trasformazioni dello scenario internazionale. Non basta dire che dall'altra parte c'è la destra e sperare in un quadro in cui la partecipazione elettorale langue, e uso un'espressione non mia, 'di portare a votare i tuoi'. Ecco credo che questo non basti per vincere le prossime elezioni politiche". All'osservazione che sembra avere un buon rapporto con il ministro Guido Crosetto, dichiara: "Il tema non è il rapporto con questo o quel ministro ma come il governo e la maggioranza intendono il rapporto con l'opposizione. Ci sono passaggi in cui maggioranza e opposizione, e quello della crisi mediorientale così come la guerra della Russia all'Ucraina sono tra questi, dovrebbero cercare appunto di trovare un terreno comune di confronto. Ma questo dipende innanzitutto dal governo e dalla maggioranza. Fino ad oggi non c'è stato perché penso che dall'esasperazione della polarizzazione la destra pensi di trarne vantaggio elettorale. Ma è un calcolo sbagliato e senza respiro". Secondo Guerini "tutto il Pd ha espresso apprezzamento e sostegno alle parole del capo dello Stato. Dobbiamo solo ringraziare il presidente. Il suo è stato un appello di grande rilevanza che io, e come me molti altri nel nostro partito, ho accolto con riconoscenza. E, pur nel rispetto delle autonome decisioni di chi era sulla Flotilla, avevo auspicato convintamente che venisse raccolto». In merito al fronte dell'Ucraina, "Putin dimostra ogni giorno di non volere la pace. Continua a bombardare le città e la popolazione civile ucraina sperando di fiaccarne l'eroica e coraggiosa capacità di resistere e difendersi. E, nel contempo, compie azioni di guerra ibrida per 'testare' non solo le reazioni della Nato ma soprattutto quelle delle opinioni pubbliche europee. Azioni che si accompagnano alle campagne di disinformazione in tutta Europa. Per questo bisogna continuare a sostenere con ancor più determinazione l'Ucraina e chi guarda all'Europa con coraggio e speranza: da questo punto di vista le recenti elezioni in Moldova sono un segnale molto positivo". Poi, Lorenzo Guerini conclude, sostenendo che investire nella difesa "è necessario per dare concretezza alla tanto agognata autonomia strategica europea. Investendo insieme come europei, utilizzando gli strumenti contenuti nel Readiness 2030 come Safe, sul rafforzamento delle nostre capacità militari a partire dalla difesa antimissile e antidrone, dalla difesa cibernetica e dallo spazio. Passi necessari per realizzare concretamente quella difesa europea che altrimenti resta solo un'idea romantica utile a non far nulla". - foto Ipa agency - (ITALPRESS). vbo/r 04-Ott-25 10:12

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