Lesignano
Lesignano È tornato a riunirsi il consiglio comunale di Lesignano. La seduta si è aperta con la proposta del consigliere Filippo Maria Quaretti di intitolare il parco delle ex Terme di Lesignano Bagni a Mario Tommasini, grazie al quale «le ex Terme rientrarono in un progetto di valorizzazione e riutilizzo per accogliere persone con disabilità».
La mozione è stata respinta dalla maggioranza: «Attribuire a tale struttura la denominazione, darebbe una connotazione esclusiva al luogo» ha annunciato il capogruppo Maria Teresa Lombardo. «Vogliamo che resti legato alle ex Terme, alla nascita del nostro territorio» ha aggiunto il sindaco Sabrina Alberini. Approvata invece dalla maggioranza la mozione del gruppo «Civiltà del buonsenso» per inserire nella toponomastica una via intitolata a Oriana Fallaci, «paladina della libertà e democrazia». Contraria la minoranza: «Ci sembra che non rispetti il tema di appartenenza territoriale che con le ultime intitolazioni si stava cercando di portare avanti - ha evidenziato Sabrina Fornari -. Le ultime sue posizioni poi sono state molto controverse».
Spazio poi alle variazioni di bilancio, occasione per parlare nuovamente del tema caro bollette, con «il contributo giunto dallo Stato, che è stato distribuito nei vari settori - ha spiegato l’assessore Massimo Cazzini -. Abbiamo fatto una stima in base all’evoluzione degli ultimi mesi. Ci troviamo di fronte ad una situazione delicata, cercheremo di andare nell’ottica di risparmio, senza togliere i servizi». «Abbiamo i soldi per stare tranquilli fino alla fine dell’anno?» ha domandato Quaretti. «Finora l’amministrazione ha dimostrato accortezza - ha risposto Cazzini -, siamo sul pezzo, per il resto non abbiamo gli elementi».
«La situazione è generale - ha chiarito Alberini -. Noi sindaci insieme al prefetto e alle associazioni di categoria ci troviamo settimanalmente per parlare e adottare uniformemente sul territorio linee guida e strategie che possono essere attuate dall’ente pubblico. A bilancio ad oggi la copertura c’è, oggi siamo tranquilli. Se domani il costo delle materie prime sarà abnorme valuteremo il da farsi. Bisogna ragionare a piccoli passi - ha concluso -. L’unico strumento per me è risparmiare il più possibile, agire sui consumi».
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