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LETTERE

Il merito va premiato

di Mario Bertoli

10 Novembre 2022, 11:48

Caro direttore,
ci sono parole forti entrate nel lessico del governo di destra-centro di Giorgia Meloni: Nazione, Sovranità, Merito.
Il ministero dell’Agricoltura è diventato anche il ministero della Sovranità alimentare e quello dell’Istruzione si è completato con il Merito. Quel che appare disdicevole è l’atteggiamento di chi a sinistra colora di negatività ogni parola perché propugnata dalla destra, a dir loro, frutto di nostalgie. Niente di più assurdo.
Nazione, Sovranità, Merito sono espressioni di un patrimonio comune, della storia e della cultura di tutti gli italiani, delle legittime aspirazioni di un popolo che, al di là degli schieramenti politici, dovrebbe nutrire gli stessi sentimenti patriottici.
1) La Nazione è territorio, lingua, cultura, tradizioni, vuol dire coltivare un’idea fondante del nostro vivere “comunitario”.
2) Direttamente legata alla Nazione è anche la Sovranità che è nella nostra Carta costituzionale, aver collegato la parola Sovranità per esempio al dicastero dell’Agricoltura è stato un bene.
Il concetto di “sovranità alimentare” è un diritto della nostra Nazione per determinare le politiche agricole: rispetto per il cibo, del territorio, dei prodotti della natura.
L’Italia, anche in questo campo, deve rialzare la testa dopo anni di punitive politiche agricole europee sulle quote latte, sulla distruzione del surplus delle arance, sull’assurdità nella “misurazione” di alcune produzioni, sulla diffusa contraffazione di prodotti di grande qualità come il Parmigiano e il Prosciutto di Parma.
Nonostante recenti correttivi della Ue. siamo lontani da un sistema di finanziamento che premi chi valorizza in maniera sostenibile le risorse fondiarie con prodotti di alto valore qualitativo come l’agricoltura italiana.
3) Merito. Una parola scomparsa dal vocabolario di una certa politica.
Averla associata all’Istruzione è un segnale forte che s’intende dare agli studenti. Una scuola che non fa del merito una ragion d’essere è una scuola che non ha futuro, che crea false illusioni, disabitua allo studio e al sacrificio, lasciando immaginare una vita in discesa, spesso è vero il contrario.
Una scuola meritocratica deve ovviamente perseguire il principio sacrosanto di garantire a tutti l’accesso alla migliore istruzione.
Il merito va premiato, valorizzato non solo nella scuola se vogliamo essere una grande Nazione.
Queste sono le idee-forza di una destra identitaria e di valori; ovviamente soltanto i fatti ci diranno se a quelle parole sarà data concretezza.

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