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"Ciao Guagliò": due anni fa la morte di Pino Daniele, Napoli lo ricorda

04 Gennaio 2017, 10:13

Flash mob, incontri, concerti: è più vivo che mai l’affetto di Napoli per Pino Daniele a due anni dalla scomparsa nella notte del 4 gennaio 2015. Erano molti gli appuntamenti oggi, con il ritorno della chitarra Paradise, un copia di quella celebre usata dall’artista, sulla facciata dell’edificio di Santa Maria La Nova, dove è cresciuto Pino Daniele, posta proprio all’angolo della via a lui intitolata. La chitarra, di ferro zincato, era stata rimossa mesi fa per permettere lavori di riqualificazione all’edificio.
Domani (giovedì 5 gennaio) apertura speciale per tutta la giornata del Museo della Pace Mamt, che dedica un piano a Pino Daniele con oggetti personali, video, registrazioni, strumenti. Dalle 10 alle 12 al bar Gambrinus saranno distribuiti alcune centinaia di Pinuccio, il dolce creato per ricordare l’artista napoletano, insieme con un poster realizzato per l’occasione, tutto per iniziativa del gruppo de "La Radiazza". 

La figlia di Pino Daniele: "Guardo il cielo e cerco te"
(di Patrizia Sessa, agenzia Ansa) 

C'è il dolore della figlia Sara, c'è il ricordo della sua città. A due anni dalla sua morte, Pino Daniele non è stato affatto dimenticato. E sono in tanti che oggi lo hanno ricordato: cantando le sue canzoni, dedicandogli un tweet, postando una foto su Instagram. Come ha fatto Sara, sua figlia: «Hai scritto per me "Sara non piangere", in cui mi dici di guardare il cielo ed inseguire un sogno vero, ma sono due anni ormai che l’unica cosa che cerco guardando il cielo sei tu».
Oggi, per tutto il giorno, a Napoli nelle stazioni della metro come nella funicolare, le canzoni di Pino Daniele hanno riempito in qualche modo il vuoto che ha lasciato in città. E poi incontri, mostre, concerti, la sua chitarra Paradise nelle vie della sua città. Il dolore, nel ricordo, accomuna tutti. Sara, la figlia, affida le sue parole ad una foto in bianco e nero: lei è piccola, Pino ride. «A me in realtà sembra un incubo da cui non riesco a risvegliarmi, ancora spero di entrare in casa e sentire la chitarra suonare, oppure aprire la porta e vedere te che sorridendo mi dici che era solo un brutto scherzo - scrive su Instagram - Però sai, penso sia arrivato il momento di spegnere l’immaginazione e realizzare che non torni più. Proverò a cantare assieme agli altri, camminare per il lungomare che tanto adoravi, e vederti in giro per i vicoli. Sarai sempre per noi, l’ultima nota di una canzone che non doveva finire ma suonare in eterno. Ti amo infinitamente, Sara».
E oltre Sara sono anche i suoi amici a non dimenticarlo sui social. C'è Eros Ramazzotti: «Amico mio, è già due anni che sei in tour tra le stelle, chissà quanti cuori avrai fatto ancora innamorare». C'è Clementino: «Il 4 Gennaio di due anni fa sei andato via maestro...Nel mio cuore un ricordo indelebile...O'ssai comm fa...». E poi c'è Edoardo Bennato: «Due anni fa abbiamo perso un grande musicista. E un amico. Ha raccontato Napoli senza retorica e senza smancerie. Ciao Pino», scrive.
E poi, su tutti, ci sono i suoi fan, migliaia. Qualcuno posta un disegno «Amore senza fine», qualcuno suona con la chitarra la sua intramontabile 'Napule e». E c'è poi chi scrive: «Ciao Pino, non ti abbiamo dimenticato e non ti dimenticheremo mai» per poi salutarlo così: «Se qualcuno dovesse dirmi parlami di Napoli io parlerei di te. Ciao Guagliò». 

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