Troppe incertezze ed errori hanno accompagnato la ricerca della verità sulla strage di mafia di via D’Amelio, in cui morirono 25 anni fa a Palermo il magistrato Paolo Borsellino e i suoi cinque agenti di scorta. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nella commemorazione al Csm, nel corso della quale il capo dello Stato ricorda la battaglia combattuta da Borsellino, sottolineando che la mafia non è un male inettulabile. Cerimonie di ricordo anche a Palermo, dove la figlia del magistrato Fiammetta polemizza contro «25 anni di schifezze e menzogne», ma ha anche chiesto «scusa agli innocenti che sono stati condannati all’ergastolo».
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