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Matteo Sorbellini, il carisma dello stilista irriverente conquista le parmigiane - Foto

di Elissa Piccinini

12 Agosto 2025, 10:36

Sono sempre più numerose le fashion victims di Parma e provincia che si sono fatte conquistare dall’originalità, dal talento creativo e dal carisma dello stilista Matteo Sorbellini.

Visionario, irriverente, istrionico, ma con un touch di snob, fuori degli schemi, ma attento e ricettivo verso le più profetiche e felici suggestioni dello stile, con quel pizzico di narcisismo che non guasta, Matteo Sorbellini (o, meglio, Monsieur Matteo, come ama farsi chiamare), è nato e cresciuto nel mondo della moda. Sua madre, sarta, gli ha trasmesso la passione e il talento per il glamour e lo stile e, grazie a un master alla Saint Martin School of Art di Londra, è riuscito a entrare nell’ufficio stile di Vivienne Westwood, che è rimasta, insieme a John Galliano, uno dei suoi principali punti di riferimento artistici. Vivendo la «club culture» londinese degli anni Ottanta, ha imparato a fondere in straordinaria sinergia creativa gli elementi classici della sartorialità con le suggestioni della contemporaneità, facendo dell’armonico accordo di tradizione e innovazione la sua cifra distintiva.

Dopo un’importante parentesi come anima della Nightlife della Riviera Romagnola al tempo della movida dei «Nineties», Sorbellini ha definitivamente affidato il suo successo al fashion style. Da cinque anni a questa parte, dalla sua base operativa, la boutique «Vip Room» di Riccione, lo stilista, originario di Novara ma riccionese d’adozione, sta conquistando i like di centinaia di migliaia di utenti fra Instagram e TikTok, surfando sulle tendenze della moda e dello stile con originalità e audacia.

Accanto a lui sua moglie, l’iconica Monikina, molto più di una Musa, con la quale condivide la passione per la moda (nel senso che lui la fa e lei la compra, da meravigliosa ed eccentrica «shopaholic» qual è). La loro coppia è una delle più amate del Web: i loro siparietti alla Vianello-Mondaini sono quanto di più esilarante possa incontrarsi navigando in rete. Ma la vera chiave del loro successo è la spontaneità, un’autenticità assolutamente reale, per nulla costruita, fatta di una verità di vita e di missione con una dichiarata componente spirituale. La qual cosa potrebbe apparentemente sembrare bizzarra in un contesto come questo, eppure è profondamente genuina e naturale.

Nei giorni scorsi, Sorbellini ha presentato la sua nuova collezione di haute couture «Alabastro», un nome evocativo di profumi orientali, di atmosfere esotiche e sontuose. Come sontuosi ed esotici sono i suoi capi, fatti di tessuti preziosi e ricercati: cascate di sete, chiffon, georgette, broccati e mikado, cachemire e pellicce. «Il “sangue blu” delle mie creazioni sono i tessuti - afferma il fashion designer in un’intervista

- fino ad arrivare alla nobiltà e alla purezza delle forme». Sessantasette i capi di quest’ultima collezione di alta moda, costruita con taffetà di seta, duchesse, mikado, broccati, organze, chiffon e crêpe de chine. Con il suo team lo stilista ha anche creato un particolare tipo di broccato stropicciato in seta pura, sfibrato nella sua texture in modo tale da declinare in sfumature cromatiche. Il broccato, così lavorato, muta, alleggerendosi e sfumandosi, fino ad acquisire leggerezza e impalpabilità. Non solo. Per quest’ultima collezione, è stata altresì creata una speciale laminazione metallica che conferisce ai tessuti una splendida luminosità, argentea ed eterea. «“Alabastro” è il mio inno alla luce interiore, alla bellezza che resiste al tempo. Non è solo moda, è un’offerta. È il mio regalo a chi crede che l’eleganza non debba mai urlare, ma lasciare senza fiato. La couture è un atto d’amore. Il resto è solo moda». E forte di quello che lui definisce il suo «dream team», composto da valenti artigiani e sarti italiani, lo stilista punta tutto sul Made in Italy, dalla provenienza dei materiali alle maestranze, veri artisti nel settore.

La boutique Vip Room rimane, ad oggi, l’unico punto vendita del brand, accessibile però anche on line grazie all’e-commerce e, soprattutto, alle seguitissime dirette on-line, uno «shopping da camera» che miete migliaia di vittime. Vengono inoltre organizzati eventi pop-up, con store temporanei nelle più prestigiose vie delle principali città italiane: Milano, Roma, Cortina, Forte dei Marmi. I prossimi sono previsti in due ville: sul lago di Como e sulle colline bolognesi, a richiamare le antiche sfilate che fecero la storia della moda, per un pubblico selezionato ed esclusivo.

E chissà che un giorno Monsieur Matteo e la sua couture non arrivino anche a Parma… Stay tuned!

© Riproduzione riservata

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