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Al volante di Proceed: il senso di Kia per la shooting brake

di Lorenzo Centenari

26 Ottobre 2019, 11:32

Kia ha preso coraggio, dopo la coupé sportiva Stinger ora sfida le tedesche in un segmento ancora più di nicchia, quello delle «shooting brake», chiamiamole…«wagon coupé». Lunga 4 metri e 61, ProCeed fa il verso alla (più lunga) Mercedes CLS: il risultato è straordinario, sia per quanto riguarda forme e proporzioni (sensuali il tetto ad arco ed il lunotto posteriore in diagonale), sia in chiave qualità ed equipaggiamento a bordo. In edizione GT Line, l’opera d’arte del designer Peter Schreyer monta anche fari a Led davanti e dietro (che effetto, di notte, la firma luminosa a tutta larghezza), accesso ed avviamento senza chiave, navigatore touch da 8” con retrocamera (ultranitida) e predisposizione Apple CarPlay ed Android Auto, inoltre ricarica wireless per lo smartphone e sedili elettrici autoriscaldabili.

Spazio abbondante sia per le persone, sia per i bagagli (vano da 594 litri). Naturale è poi l’abbinamento con il diesel 1.6 CRDi da 136 Cv (31.250 euro), brillante il giusto (0-100 km/h in 10,4 secondi) e sorprendentemente parco: medie di 20 km/l anche trattando male l’acceleratore. Altrettanto consigliato è il rapido cambio DCT a 7 rapporti, automatico doppia frizione che richiede altri 1.500 euro.

Quali osservazioni muovere a ProCeed? Che in allestimento GT Line è fin troppo vicina a terra, quindi rischi di strusciare il paraurti. E che in manovra la visuale è scarsa (cristalli sottili, montanti inclinati). Ma il comfort è da familiare premium, il feeling di guida pure: massì, la perdoniamo.

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