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Taigo, qualità tedesca e carattere latino

Novità al volante del Suv coupé compatto di Volkswagen

Taigo Volkswagen

di Lorenzo Centenari

02 Marzo 2022, 08:35

Pensato per chi cerca un mini Suv coupé di qualità tedesca e dal carattere anche un po’…latino. Volkswagen Taigo è po’ latina perché ha una gemella, Nivus, che abita in Brasile, mentre il modello per l’Europa viene assemblato a Pamplona. Pur condividendone la piattaforma modulare MQB A0, la stessa anche di una certa Polo, se la chiami T-Cross Coupé, Taigo se la prende a male. Non fosse altro per le dimensioni, visto che è più lunga di ben 15 cm. In totale fanno 4 metri e 26, addirittura 1 cm in più di T-Roc. Questo perché a sporgere maggiormente è lo sbalzo posteriore, una caratteristica funzionale sia al design più «orizzontale», sia alla capacità di carico: bagagliaio da 438 litri, T-Cross parte da 385 litri.

Anche all’interno, tante analogie T-Cross, ma tutto è interpretato in modo leggermente individuale: in pieno stile Volkswagen, una scrivania ordinata e senza decorazioni inutili, ma non per questo soporifera, tutt’altro. Anche perché il frizzante quadro strumenti digitale è di serie su ogni allestimento, cambia semmai la superficie del display, da 8 a 10,25”. Come T-Cross, nemmeno Taigo ha fretta di elettrificarsi e per il momento si declina in tre motorizzazioni turbo benzina. Se la parola d’ordine è risparmio, la scelta cadrà sul 1.0 TSI da 90 o 110 Cv (da 23.150 euro), consumi di 6,1 l/100 km. Col 1.5 TSI 150 Cv e cambio DSG (29.150 euro) la musica cambia: 0-100 km/h in 8 secondi e 2, ma consumi superiori solo di quel poco (6,3 l/100 km). Un tocco di stile? Allestimento R-Line.

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