Motori
Fra le missioni strategiche nel cammino disegnato da Luca De Meo per Renault c’è la riconquista del segmento C, roccaforte che custodisce quasi il 43% del mercato europeo. E così dopo l’innovativa Arkana (già 60mila ordini) e la Mégane elettrica che ha sfiorato il premio Car of the Year (seconda dietro a Kia EV6), ecco il Suv Austral costruito sulla piattaforma Cmf-cd - la stessa di Qashqai per intenderci -, ma ci vorrà un po’ di pazienza perché in concessionaria lo vedremo dopo l’estate e dei prezzi per ora non si sa nulla.
Al reveal statico di Parigi Austral si è mostrata con la splendida livrea satinata della versione speciale Esprite Alpine mettendo sul tavolo tecnologia, elettrificazione e design. Partiamo da quest’ultimo: il linguaggio viene definito da Renault «sensuale hi-tech», con linee tese, dettagli precisi, una sensazione di robustezza atletica innegabile che paga però dazio all’originalità. Nei 451 cm di lunghezza (passo 267, altezza da terra 17), Austral si cinge di protezioni lungo tutta la carrozzeria e sfoggia un frontale dalla calandra molto ampia sotto il cofano scolpito. Le linee laterali sono tutte protese verso l’anteriore, mentre l’arco cromato sopra i cristalli è abbastanza elegante (ma ancor di più nella versione nera del bi-tono della Alpine). Molto riconoscibili i gruppi ottici a Led sia davanti che dietro.
L'abitacolo
Entriamo: spazio ce n’è davvero tanto, sia davanti che dietro. Domina lo stesso mega schermo digitale a L rovesciata di Megane E-Tech, scrigno dei tanti sistemi Adas (ben 32, spicca il cruise control contestualizzato), dei servizi Google a 360 gradi, degli aggiornamenti «over the air» che mantengono Austral costantemente al passo con i tempi e ne aggiungono valore al momento della vendita; volendo c’è anche un generoso Head-up Display da 9”3; al centro, il tunnel senza comandi ospita diversi vani, il poggiamani scorrevole e il caricatore a induzione. Le linee della dashboard proseguono lungo le portiere dando un senso di protezione, la qualità dei materiali è decisamente elevata.
Dietro, abitabilità da ammiraglia e divanetto che scorre (60:40) per ben 16 cm lasciando al bagagliaio un volume fino a 575 litri.
Tecnologia
Il gioiello tecnologico è il 4Control Advanced, le quattro ruote sterzanti da -5 a +5 gradi. Siamo alla terza generazione di un sistema che aveva esordito molti anni fa su Laguna: sotto i 50 km/h le ruote posteriori sterzano in direzione opposta, oltre i 50 in parallelo, conferendo stabilità a velocità elevate e maneggevolezza in manovra. Ed eccoci ai motori. Tre sistemi ibridi: 12V mild hybrid con il 4 cilindri 1.2 da 140 e 160 Cv, cambio manuale. Poi 48V 1.2 mild hybrid advanced da 130 Cv con emissioni di 123 g/km e consumi promessi di 5.3 litri per 100 km, il 20% in meno degli equivalenti termici. La novità più rilevante è la versione E-Tech che qui - a differenza di Mégane - non indica una full electric ma un full hybrid: 3 cilindri 1.2 con due motori elettrici e due livelli di potenza, 160 e 200 Cv, con consumi (in corso di omologazione) di 4.6 litri per 100 km ed emissioni ridotte a 105 g/km. Nuovo, molto efficiente, con una settima marcia aggiunta all’automatico, garantisce lo 0-100 in meno di 9” e circola fino all’80% in puro elettrico in città. Considerando che non necessita di ricarica e che le batterie nel pianale non gravano sull’abitabilità, la E-Tech sembra la sintesi più indovinata del Suv compatto di Renault, in attesa di provarlo davvero.
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