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X1, nuova regina Bmw: terza generazione della più amata di Monaco. Anche elettrica

X1, nuova regina Bmw:  terza generazione della più amata di Monaco. Anche elettrica

di Aldo Tagliaferro

10 Ottobre 2022, 16:27

Un tempo era la Serie 3 a scandire i nuovi cicli di Bmw. Ma i tempi cambiano, e nell'era dei Suv la regina di Monaco si chiama X1: la terza generazione raccoglie un'eredità pesante (in Italia una Bmw su quattro è proprio X1) ma vince la sfida in scioltezza. Aumentano le dimensioni, cresce il feeling da Suv (per il mondo crossover rivolgersi alla «cugina» Active Tourer), i contenuti sono da ammiraglia e i motori accontentano tutti: dai nostalgici tutta sostanza che non molleranno facilmente il diesel ai profeti della new mobility che vogliono il full electric. Di più: iX1 rappresenta ora l'entry level elettrico dell'universo Bmw (con un'asticella abbastanza alta, però: 57.200 euro).


Ma conosciamo la X1 che si avvicina pericolosamente alla X3: 4 metri e mezzo di lunghezza (+5,3 cm), 1642 mm di altezza (+44), larghezza a 1,845 (+24) e un passo di 2,692 (+22) definiscono una dimensione importante, anche se il Cx si ferma a un eccellente 0.26, a dimostrazione che a Monaco la ricerca non finisce mai. Il carattere è più forte, da Suv: il doppio rene quasi quadrato e verticale assume ormai dimensioni da calorifero ma l'equilibrio del design regge bene, grazie a intagli più spigolosi, raffinate soluzioni aerodinamiche (dalle prese d'aria allo spoiler sagomato fino alle maniglie a filo) per poi chiudere con un posteriore orizzontale e pulito.
All'interno la rivoluzione è anche più evidente: la pulizia della plancia è clamorosa, l'assenza di tasti e il trionfo del doppio screen ci proiettano nel futuro e la soluzione della levetta del cambio solidale al bracciolo libera spazio nel tunnel e aggiunge praticità. Cercare un difetto in un abitacolo assemblato alla perfezione e con materiali morbidi e solidi è impresa davvero ardua: forse - ma proprio a voler essere pignoli - la maniglia delle portiere dal design avveniristico è appena troppo sporgente...


La farcitura tecnologica è più generosa di un doppio Big Mac: dagli Adas alla navigazione predittiva e capace di stoccare l'energeia (nei modelli elettrificati) fino alla ricarica wireless per lo smartphone non manca nulla. Aggiungiamo una seduta perfetta e una sensazione al volante da vera Bmw e allora si comprende perché i listino non sia esattamente popolare (da 39.700 euro, duemila in più per il diesel e ben 10mila in più per la plug-in, destinata inevitabilmente ai pochi automi della guida che replicano lo stesso percorso semi-urbano).


La massa cresciuta e l'altezza da terra non scalfiscono le doti di handling che fanno parte del Dna della doppia elica, mentre quando si affonda sull'acceleratore (parliamo del diesel che abbiamo testato) il ruggito è un po' troppo accentuato.
Se la iX1 elettrica con un motore per asse, 313 Cv, 494 Nm di coppia e un range omologato fra 414 e 440 km, sembra la più seducente, il nostro mercato assorbirà soprattutto le versioni a gasolio sDrive18d 150 Cv, xDrive20d 163 Cv e xDrive23d 211 Cv (x indica la trazione integrale). La buona notizia - che vale anche per le unità a benzina - è che il 90% delle parti dei propulsori è migliorato in efficienza e prestazioni. Quella ottima - per Bmw - è la capacità di produrre sulla stessa linea a Revensburg (dove nasce X1) qualsiasi tipo di motore, dall'elettrico all'endotermico. Se mai il mercato bocciasse la deriva elettrica Ue, Bmw è già al riparo...

Secondo noi
 CI PIACE   Design più «da Suv», raffinate soluzioni aerodinamiche, seduta e posizione di guida perfette, ogni tipo di motore a disposizione, bagagliaio ampio e comodo (540-1600 litri), dotazione tecnologica infinita
 NON CI PIACE  Il listino, soprattutto per l'elettrico, non invita: ma Bmw ragiona in termini di potenza... Design un po' troppo maschile (e X1 finora piaceva molto anche al pubblico femminile)

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