La terza generazione ha debuttato all'IAA Mobility di Monaco
Rivolu(tradi)zione. Non inganni l'espressione «All-Electric»: nuova Mini Countryman, al full electric si converte per davvero, ma ai motori termici - benché con una punta di elettricità - ancora non rinuncia. Elettrificazione, ma non solo: protagonista dell'IAA Mobility di Monaco, Countryman terza generazione è più grande e più stilosa fuori, più spaziosa e digitale dentro.
Countryman 2024 misura in lunghezza 4.429 mm (+13 cm), guadagna 6 cm in altezza e carreggiate leggermente più larghe.
Rispetto a prima, meno curve e linee più nette: griglia ottagonale più grande, fari a Led più piccoli e rialzati, tetto a calotta flottante dal montante C più originale, ruote ora fino a 20”. Altri dettagli? Le maniglie porte a filo e i parafanghi squadrati. Al posteriore, i nuovi e sottili fari Matrix Led mantengono la tipica grafica Union Jack, più prominente è invece lo spoilerino. Nessun accento cromato: ragioni ambientali.
All'interno, niente pelle, meno pulsanti, più tecnologie di ultimo grido. Il nuovo display centrale Oled circolare da 9,4” funge sia da touchscreen di infotainment, sia da quadro strumenti digitale. Funziona sul nuovo Mini Operating System 9: che si basa su Android, integra un assistente virtuale (Spike) con intelligenza artificiale e che è configurabile con 8 <modalità esperienziali>. Nessuno schermo dietro il volante, in compenso c’è l’opzione dell'head-up display. Altro dettaglio interessante è il cinturino in tessuto (opzionale) che funge da terza razza del volante.
Più grande fuori e dentro. La panca posteriore scorre avanti e indietro di 13 cm, lo spazio per le spalle è aumentato di 3 cm davanti e di 2,5 cm dietro. Infine, il bagagliaio varia da 460 litri a 1.450 litri, per un aumento rispettivamente di 55 e 175 litri.
Per dimostrare il suo impegno verso l’elettrificazione, Mini sceglie di introdurre per prime le due varianti 100% elettriche: Countryman E e Countryman SE All4, la prima con singolo motore elettrico posteriore da 204 Cv, la seconda in formato bi-motore a trazione integrale dalla potenza combinata di 313 Cv. Per entrambe, batterie da 66 kWh, ancora presto per parlare di autonomia. Mini è determinata a diventare un marchio esclusivamente elettrico entro il 2030, il che significa che c’è ancora molto tempo per i modelli a combustione interna. Countryman rimarrà perciò disponibile anche con motori benzina e diesel (mild hybrid), inclusa la storica variante high performance JCW. Scompare invece l'ibrido plug-in, che con l'introduzione dell'elettrico perde parte del proprio significato.
Per la Mini più «maxi» di sempre, produzione a Lipsia da novembre sulla stessa linea di <sorella> Bmw X1, vendite in Italia dai primi mesi del 2024.
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