musica
Primo tour in Argentina per la pianista e compositrice parmigiana Roberta Di Mario che porterà un po’ di Parma a Buenos Aires, San Juan e Rosario: tre tappe dal 20 al 22 marzo, con il progetto «Ala-Elegia in tre atti», che Di Mario sta portando in diversi Paesi e che di recente è andato in scena anche alla Casa della Musica di Parma. Tra le particolarità del tour, il fatto che a Rosario i punti di contatto con la nostra città non mancano: dall’attuale Console Generale d’Italia Marco Bocchi, parmigiano, al Teatro El Circulo, i cui arredi interni furono opera di un artista parmigiano, Giuseppe Carmignani, emigrato in Argentina alla fine dell’Ottocento. «Roberta Di Mario - spiega il console italiano Marco Bocchi - è una pianista di grandissimo livello, un’esponente di primo piano della musica italiana contemporanea che sa rivolgersi ad un pubblico molto eterogeneo grazie alla sua versatilità. Saprà coinvolgere varie generazioni, non solo di connazionali, ma anche del pubblico locale perché qui a Rosario, oltre alla vasta comunità italiana, c’è una grande componente di «italosimpatici», come li ha definiti il presidente della Società Dante Alighieri, Andrea Riccardi. Il concerto rientra negli eventi che abbiamo organizzato per celebrare il mese della donna e Roberta è un’artista molto impegnata anche su queste tematiche. Anche in ambito musicale abbiamo il dovere di promuovere il talento delle donne per un mondo privo di diseguaglianze».
Viaggio che porta attraverso il tempo e lo spazio, «Ala» è un racconto in musica che parte da autori classici come Bach e Chopin per arrivare alle composizioni di Roberta Di Mario. «Il pianoforte grancoda in tedesco si chiama Flügel, che significa proprio ala, perché la sagoma del pianoforte ricorda l’ala di un uccello - spiega Di Mario -. Del resto, il pianoforte è una macchina straordinaria sempre sul punto di farti volare. I tre atti di questa “elegia” racchiudono un invito a spiccare il volo, cercando di sorvolare sulle difficoltà di questo tempo, perché la vita fugge ed è necessario impiegare bene il nostro tempo, condividendo musica e bellezza che sono l’antidoto di tutti i mali».
Da Parma all’Argentina, la distanza sembra essere piccola. Lo spettacolo è andato infatti in scena alla Casa della Musica lo scorso 24 gennaio: «Quando suono nella mia città sono sempre molto felice - osserva Di Mario -. C’era una sala densa e piena, e tante persone sono rimaste fuori, quindi spero di poter riportare il mio spettacolo a Parma in autunno. Adesso questo volo va oltre confine, in Argentina. Non sono mai stata in Sudamerica, una terra con una così grande percentuale di italiani, e sono felice di riunirmi alla radice del nostro Paese. Dovevano essere quattro date ma è saltata quella di Bahia Blanca a causa dell’alluvione, una tragedia che mi addolora. Sono onorata di rappresentare le musiciste italiane nel mondo e amo portare il mio lavoro in diversi Paesi, perché ogni viaggio diventa qualcosa di fisico che si materializza e ispira nuove musiche. Il pianoforte è il mio stargate che mi fa viaggiare nel tempo e nello spazio».
I tre concerti saranno inseriti nelle celebrazioni del mese dedicato alla donna: «Nei miei spettacoli racconto sempre le storie della sorella di Mozart, di Clara Wieck Schumann e delle difficoltà vissute dalle compositrici nella storia. Ancora oggi siamo poche, solo il 12%, spero quindi di poter essere un esempio per le nuove generazioni di musiciste».
Dopo il tour argentino, «Ala» continuerà a viaggiare anche nei prossimi mesi in Polonia e in Francia.
Lucia Brighenti
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