Neviano
Il 76enne preso di mira, dopo avere ricevuto la telefonata da parte di uno pseudo maresciallo dei carabinieri (con tanto di videochiamata nella quale è comparso un uomo con un berretto simile a quello in dotazione ai carabinieri) che lo esortava a versare 20.000 Euro su di un conto in favore del nipote in difficoltà non è caduto nella trappola e, con ancora i truffatori in linea, è andato nella vicina caserma dei carabinieri di Neviano per chiedera aiuto. Dopo diversi tentativi non andati a buon fine i presunti truffatori hanno desistito ed hanno chiuso la conversazione. Ma ormai avevano disseminato dietro di loro una lunga serie di indizi, che i carabinieri hanno acquisito in diretta, dando il via alle indagini. Tre i personaggi che hanno interagito con la vittima: attraverso l’acquisizione della documentazione bancaria e dei tabulati telefonici e seguendo anche le tracce informatiche sono giunti all’identificazione di un 40enne, un 60enne ed un 30enne tutti italiani che a vario titolo hanno partecipato al tentativo di truffa. Significativa è stata l’analisi della videochiamata, che ha permesso di identificare con certezza l’interlocutore. Al termine degli accertamenti, sulla scorta degli elementi probatori acquisiti, fatto salvo il principio di innocenza fino a sentenza definitiva, i tre, sono stati denunciati accusati di tentativo di truffa aggravata in concorso.
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