trasferimento
«I familiari di Saqib Ayoub, il fidanzato di Saman Abbas, la ragazza uccisa a Novellara, sono arrivati nella tarda mattinata in Italia. Il loro trasferimento dal Pakistan è stato facilitato dai Servizi di sicurezza italiani e dal Consolato a Islamabad che ha fornito i documenti per il padre, la madre e i fratelli di Ayoub. Palazzo Chigi esprime soddisfazione per il risultato e ringrazia tutti coloro che hanno reso possibile il trasferimento».
Gli avvocati Claudio Falleti e Barbara Iannuccelli, difensori di parte civile del fidanzato di Saman Abbas «esprimono grande soddisfazione per l’arrivo in Italia dei familiari di Saqib». «Restituire un pò di serenità a questo ragazzo in questo immenso incubo era doveroso. Adesso dritti verso la giustizia per Saman», aggiungono i legali all’ANSA.
Minacce di persona in Pakistan, ma anche attraverso telefonate e messaggi sui social, sia prima, sia dopo la sparizione di Saman. Le avrebbero subite i familiari di Saqib Ayoub, il fidanzato della 18enne pachistana che si pensa sia stata uccisa da cinque familiari nella notte tra il 30 aprile e il primo maggio a Novellara di Reggio Emilia.
Per questo motivo i suoi difensori da un pò di tempo chiedevano un visto per venire in Italia e mettersi al riparo. L'avvocato Claudio Falleti aveva inviato in tal senso una lettera al ministero degli Esteri e all’ambasciatore italiano a Islamabad. Oggi Palazzo Chigi ha annunciato il trasferimento dal Pakistan e l’arrivo nella tarda mattinata. Alcuni mesi prima di scomparire Saman aveva intrapreso una relazione con il giovane pakistano, rapporto pesantemente osteggiata dai suoi familiari che volevano, invece, che sposasse un cugino in patria.
Saqib ha anche presentato una denuncia per minacce a carico di Shabbar Abbas, il padre di Saman per cui è in corso il procedimento di estradizione in Pakistan.
«Ho molta paura in quanto il padre è una persona pericolosa e ho paura anche per i miei genitori che sono in Pakistan. Infatti Saman in alcune chiamate mi ha fatto chiaramente capire che suo padre ha già ucciso altre persone sia in Italia che in Pakistan», ha detto il ragazzo, sentito il 5 maggio 2021 dai carabinieri di Reggio Emilia.
Fu proprio la foto di un bacio tra i due giovani, per le vie di Bologna, postato sui social da Saman tra la fine del 2020 e l'inizio del 2021, secondo quanto accertato dalle indagini, una delle scintille che alimentò la rabbia dei familiari della ragazza.
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