×
×
☰ MENU

Il caso

Borse false in negozio: indagato il sindaco di Portofino

La Guardia di Finanza ha sequestrato 90 articoli falsificati

Borse false in negozio: indagato il sindaco di Portofino

Matteo Viacava, sindaco di Portofino

26 Settembre 2023, 18:57


Nella sua tabaccheria si vendevano borse delle più rinomate griffe, ma false. Per questo Matteo Viacava, il sindaco di Portofino, località della Liguria meta del turismo vip, è indagato per contraffazione e messa in commercio di merce contraffatta. L’inchiesta della procura di Genova è nata dopo un articolo del Fatto Quotidiano che aveva raccontato come gli accessori taroccati fossero esposti per strada, sotto gli occhi di tutti. Il giornalista aveva comprato per 75 euro, con tanto di scontrino, una borsetta Fendi, una di Chanel e una pochette di Louis Vuitton.

Dopo il polverone sollevato dal quotidiano la merce era sparita dagli espositori. Ma nel negozio si è presentata Guardia di finanza che nei magazzini ha trovato 91 pezzi falsi.

Viacava, dopo la prima notizia, aveva puntato il dito contro la stampa sostenendo si trattasse di un attacco politico visto che aveva ottenuto, come primo Comune di Italia, una deroga per intitolare una via a Silvio Berlusconi, che a Portofino era stato ospite per tanti anni. Il sindaco è legale rappresentante della tabaccheria e titolare della licenza dal 2005. Il consigliere regionale di opposizione Ferruccio Sansa aveva chiesto le dimissioni, mentre il presidente della Regione Giovanni Toti lo aveva difeso. Il reato di cui è accusato è lo stesso che viene contestato ai venditori ambulanti.

Al momento il primo cittadino è l’unico indagato ma non è escluso che le indagini possano estendersi eventualmente a chi gestisce materialmente il negozio e anche ai vigili urbani che hanno la sede proprio accanto al negozio e il parcheggio degli automezzi di fronte alla vetrina.

In prima battuta il sindaco aveva detto che lui «non segue la moda, di marchi non ne capisco tanto. Non so se siano borse contraffatte, sono solo borse di iuta, da spiaggia, che vendono tutti. C'è da anni una nuova responsabile del negozio, ci sono due dipendenti, la merce che vendono è fatturata e regolata: di quello che succede lì dentro non rispondo io».

Sul materiale sequestrato verrà eseguito un expertise, una sorta di perizia con i consulenti delle case di moda. La consulenza servirà a capire se il falso sia grossolano e quindi «innocuo» oppure se le borse e le pochette siano riproduzioni «buone». 

© Riproduzione riservata

CRONACA DI PARMA

GUSTO

GOSSIP

ANIMALI