San Polo d'Enza
Avrebbero messo in atto un furto aggravato ai danni del punto vendita “Acqua & Sapone” di Canossa. I due, un uomo e una donna, agendo in concorso, sarebbero arrivati sul posto a bordo di un’autovettura, con l’uomo alla guida e la donna incaricata di entrare nel negozio. Quest’ultima si sarebbe impossessata di numerosi prodotti cosmetici del valore di oltre 800 euro, occultandoli addosso, per poi oltrepassare le barriere antitaccheggio, facendo scattare l’allarme sonoro, e dileguarsi a bordo dell’autovettura condotta dal complice che l’attendeva fuori.
Per questi motivi con l’accusa di furto aggravato in concorso i Carabinieri della stazione di San polo d’Enza hanno denunciato alla Procura di Reggio Emilia, diretta dal Procuratore Calogero Gaetano Paci un uomo e una donna di 29 e 31 anni residenti a Milano. Gli accertamenti relativi al procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguiranno per i consueti approfondimenti investigativi al fine di consentire le valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale. I fatti risalgono al 17 giugno scorso, quando alle ore 16:40 circa, una dipendente dell’esercizio commerciale Acqua e Sapone sito a Canossa in via del Conchello, contattava il 112 riferendo che all’interno dell’esercizio commerciale, era stato appena consumato un furto di cosmetici da parte di una donna, la quale dopo aver oltrepassato le barriere antitaccheggio che facevano attivare l’allarme acustico, si dava alla fuga, allontanandosi a bordo di un’autovettura scura, di cui, la dipendente, riusciva a prendere il modello e numero di targa e trasmetterlo ai carabinieri.
L’autovettura, si allontanava in direzione San Polo d’Enza. Venivano diramate le immediate ricerche nei Comuni di San Polo d’Enza e Canossa, che purtroppo davano esito negativo. La successiva denuncia da parte di responsabile dell’esercizio commerciale, permetteva di dare avvio alle indagini, partendo dall’acquisizione delle immagini di videosorveglianza, sia interne che esterne al locale commerciale, e alla raccolta delle testimonianze. Uno dei testimoni presenti all’esterno ha confermato la presenza della coppia e ha indipendentemente rilevato e comunicato la targa dell’auto. Attraverso l’incrocio di tutti gli elementi, filmati, dichiarazioni testimoniali, e numero di targa, i militari riuscivano a risalire all’identità dei due sospettati, entrambi gravati da precedenti per reati contro il patrimonio.
In ultimo i militari, provvedevano ad approntare un fascicolo fotografico che veniva sottoposto alla dipendente e ai testimoni, che hanno riconosciuto senza dubbi i due presunti responsabili. Alla luce dei risvolti investigativi i militari sanpolesi, acquisivano a carico dei due, elementi di presunta responsabilità, motivo per cui venivano entrambi denunciati alla procura reggiana.
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