Oggi è un lunedì «in arancione». Domani si torna in zona rossa: gli spostamenti, come ormai è prassi consolidata, sono consentiti solo per motivi di lavoro, di necessità e di salute e devono essere inseriti nella necessaria autocertificazione (il modulo qui in homepage, che si può ritagliare). Una sola volta al giorno, ci si può spostare per fare visita a parenti o amici, anche verso altri Comuni, ma sempre e solo all'interno della stessa Regione e nel limite massimo di due persone. L'autocertificazione deve essere portata sempre con sé per spostamenti e visite ai congiunti. La veridicità delle autodichiarazioni può essere sempre controllata dalle forze dell'ordine: dichiarare il falso è un reato.
SPOSTAMENTI
Il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione è sempre un motivo legittimo di spostamento. Fino al 6 gennaio sono vietati tutti gli spostamenti, anche per far visita ad amici o parenti, che comportino l'uscita dalla Regione in cui si vive o in cui si ha la residenza. Nei giorni in area rossa è possibile, una sola volta al giorno, spostarsi per fare visita a parenti o amici, anche verso altri Comuni, ma sempre e solo all'interno della stessa Regione e nel limite massimo di due persone. La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che con loro convivono. Si può andare ad assistere un parente o un amico non autosufficienti.
RISTORANTI E BAR
Nei giorni «rossi» i ristoranti e le altre attività di ristorazione, compresi bar, pasticcerie e gelaterie, sono aperti esclusivamente per la vendita da asporto e per la consegna a domicilio. Nelle aree o negli orari in cui è sospeso il consumo di cibi e bevande all’interno dei locali l’ingresso e la permanenza dei clienti sono consentiti per il tempo strettamente necessario ad acquistare i prodotti per asporto e sempre nel rispetto delle misure di prevenzione del contagio. Sospese le attività di commercio al dettaglio, fatta eccezione per la vendita di generi alimentari e di prima necessità. La vendita dei beni consentiti può avvenire sia nei negozi «di vicinato» sia nelle medie e grandi strutture di vendita, anche all'interno dei centri commerciali, purché sia consentito l'accesso esclusivamente agli esercizi o alle parti degli esercizi che vendono i beni consentiti. Restano ferme le chiusure previste per i centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi. Sono chiusi i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari. Restano aperte le edicole, i tabaccai, farmacie e parafarmacie.
UN LUNEDÌ ARANCIONE
Le misure verranno attenuate solo nella giornata di domani: l'Italia infatti tornerà ad essere zona arancione per 24 ore, mentre martedì e mercoledì torneremo di nuovo «in rosso». Domani resterà il coprifuoco tra le 22 e le 5, ci si potrà spostare liberamente all'interno del proprio comune, senza autocertificazione, e ci si potrà muovere dai piccoli comuni sotto i 5000 abitanti e nel raggio di 30 chilometri anche se questo significa uscire dalla propria regione.
I negozi saranno aperti, chiusi bar e ristoranti dove saranno consentiti solo l'asporto e la consegna a domicilio.
COSA SUCCEDE IL 7 GENNAIO
Il decreto Natale prevede misure valide fino al 6 gennaio. Dopo le feste trascorse «a tinta unita», dal 7 gennaio l'Italia tornerà al sistema diversificato tra zona rossa, arancione e gialla. La suddivisione delle regioni arriverà in base ai dati che nei prossimi giorni saranno forniti dalla cabina di regia per il monitoraggio regionale e valutati dal governo, fino al varo delle ordinanze. Il 7 gennaio riapriranno anche le scuole.
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