Intervento al Maxillo facciale. Sesenna: "Corretta una malformazione". L'imprenditore "social" posta un'immagine dalla camera dell'ospedale Maggiore: stringe la piccola. La maglia sporca di sangue.
Ha scelto i social (e non poteva essere altrimenti) l'imprenditore Gianluca Vacchi per parlare dell'intervento al quale è stata sottoposta la figlia Blu Jerusalema all'ospedale di Parma per correggere una palatoschisi congenita.
«Sono stati giorni molto difficili, vedere una creatura innocente soffrire è un'esperienza molto provante» scrive su Instagram Vacchi, personaggio social noto per l'estrosità e per i milioni di follower, corredando il post (versione in italiano, inglese e spagnolo) con una foto con la piccola in braccio appena uscita dalla sala chirurgica, e con la maglietta bianca del papà ancora macchiata di sangue.
«Sono orgoglioso del suo coraggio e di essere suo padre. Non laverò mai la maglia col suo sangue delle prime ore post operatorie nelle quali le mie braccia erano la sua unica certezza. Rivolgiamo un pensiero di solidarietà - conclude il post - a tutti i genitori che stanno affrontando un problema di salute con le loro creature. Che Dio possa sempre proteggerli e benedirli».
Blu, sei mesi - nata dall'unione fra l'imprenditore bolognese 54enne e Sharon Fonseca, 27 anni, modella venezuelana - è stata operata nel reparto maxillo facciale, diretto da Enrico Sesenna - che è anche direttore del Dipartimento testa-collo dell'ospedale Maggiore - dal primario stesso e da un'èquipe di cui fanno parte l'anestesista Davoud Ghasempour (della Prima anestesia e rianimazione), la specialista Michela Bergonzani, del maxillo facciale, e lo strumentista Michelangelo Gambuto.
L'intervento, spiega Sesenna, è durato complessivamente un paio di ore. Dopo il risveglio, la piccola è stata accudita dai due genitori (anche la mamma ha postato sui social un breve video) ed è stata dimessa giovedì.
«La palatoschisi è una malformazione congenita piuttosto rara che colpisce un neonato ogni 700 circa nella razza caucasica - spiega Sesenna - Si tratta di un'apertura nel palato posteriore, a livello dell'ugola, che crea problemi non solo nella deglutizione ma soprattutto nel linguaggio, impedendo un corretto sviluppo dell'articolazione delle parole. L'intervento consiste nel riunire le due parti non unite usando gli stessi tessuti del palato dei piccoli pazienti». Il reparto maxillo facciale dell'ospedale Maggiore è uno dei pochi centri italiani qualificati per le malformazioni pediatriche testa-collo.
«Abbiamo un team multidisciplinare specializzato non solo nella palatoschisi e nella labiopalatoschisi, ossia quando la malformazione coinvolge anche le labbra (il cosiddetto labbro leporino) ma anche in varie altre malformazioni come la sindrome di Moebius, le microtie/anotie e le malformazioni scheletriche facciali come la Sequenza di Pierre Robin».
Di palatoschisi e labiopalatoschisi primarie (primo intervento) e secondarie (secondi interventi o correzioni) vengono operati al Maggiore in media 140 bambini all'anno, e 250 complessivamente, includendo altre malformazioni. Numeri che fanno di Parma un centro di alta competenza che accoglie pazienti da tutta Italia.
Importante, spiega Sesenna, è anche il lavoro che viene fatto, dopo l'intervento, nel follow up che coinvolge veri specialisti fra cui per esempio logopedista, ortodontista e odontoiatra. «Per la piccola Blu - aggiunge Sesenna - Abbiamo già fissato un controllo per la prossima settimana».
Come sono stati i genitori vip in ospedale? «Molto gentili, estremamente collaboranti e tranquilli» risponde il primario. Sorpreso che l'intervento sia finito sui social? «No, l'ho trovato normale, data la loro importante presenza mediatica».
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