Taglio del nastro ieri alla Corte di Giarola per l’inaugurazione della Variante 19 bis della Via Francigena - Lungotaro, coronamento di un progetto condiviso dai Comuni di Parma, Collecchio e Fornovo in collaborazione con Parchi del Ducato. Il nuovo tratto è riconosciuto da parte dell’Associazione europea delle Vie Francigene rappresentando un itinerario di indiscutibile valenza storica, artistica e di fede, come ha spiegato il vice presidente dell’Associazione Francesco Ferrari.
«È uno dei più lunghi itinerari culturali del Consiglio d’Europa - ha aggiunto -. Riteniamo che questa sia una variante importante per due ragioni: perché attraversa una zona ambientale di grande pregio che merita di essere valorizzata e per il patrimonio culturale e storico che si incontra». Aspetti questi sottolineati dai relatori nel corso della presentazione che si è tenuta dopo la benedizione di don Guido Brizzi Albertelli parroco di Collecchio nell’ampio spazio della corte.
La Variante 19 bis ricalca uno degli antichi itinerari seguiti dai pellegrini e fa parte di un disegno di valorizzazione culturale e turistica che inserisce i territori da essa attraversati in un circuito europeo, internazionale, come ha sottolineato Agostino Maggiali, presidente dei Parchi del Ducato.
Partendo dalla piazza del Duomo, cuore religioso e medievale della città, si lascia la via Emilia a San Pancrazio e, attraverso una viabilità minore, si giunge alla pieve di Madregolo, il cui ospizio era un importante punto di sosta per i pellegrini. Camminando lungo il Parco fluviale del Taro, superata la Corte di Giarola, si raggiunge la pieve romanica di Fornovo, dove ci si connette al percorso principale. Diversi gli aspetti sottolineati dai relatori: da un lato l’occasione per la città di Parma di collegarsi con l’itinerario classico attraverso tappe culturali imperdibili (si tratta inoltre di un tracciato contrassegnato da un alto valore naturalistico) e dall'altro il valore enogastronomico rappresentato dalla ricchezza di eccellenze che rendono famoso il cuore della Food Valley.
Un ringraziamento unanime è andato alla sindaca di Collecchio Maristella Galli per aver perseguito con convinzione questo progetto «capace di fare rete», come ha sottolineato il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti. «La Via Francigena è un patrimonio italiano ed europeo dal valore inestimabile e siamo orgogliosi di farne parte» ha detto.
Ha ripreso le parole dello storico Le Goff, la sindaca Galli, ricordando che già aveva definito la Francigena via di cultura tra l’Europa del Nord e del Sud «I nuovi pellegrini - ha detto - troveranno un tracciato davvero unico per i significati». «Questa via rappresenta una delle nostre identità -ha aggiunto la sindaca di Fornovo, Michela Zanetti -. È bello pensare che abbia favorito, e continui a favorire grazie alla circolazione di persone ed idee, il progresso culturale nei nostri territori».
«Un investimento importante nell’ottica del turismo slow e dei pellegrinaggi religiosi, in forte crescita» ha rimarcato l’assessora regionale Barbara Lori, presente a nome del presidente della Regione, Stefano Bonaccini. «Come Regione - ha aggiunto - sosteniamo da tempo progetti di promozione e valorizzazione territoriale e continueremo in questa direzione».
Dopo l’intervento di don Brizzi Albertelli, che ha ricordato i valori di cultura e di fede rappresentati da questa via, il pomeriggio si è concluso con il concerto della banda musicale «Città di Collecchio».
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