Un’occasione per trattare i temi più urgenti del quartiere, fare proposte, confrontarsi e segnalare ciò che non funziona. Come lo stato d’abbandono di qualche area di via Cicerone, episodi generici di incuria, sia in diverse aree verdi, sia sui marciapiedi.
Nella riunione virtuale del Ccv San Lazzaro, l’ordine del giorno è stato rispettato.
In rappresentanza dei cittadini, Mauro Canola ha esordito trattando la questione del tragitto che da via Mantova porta alla Certosa: «Ne abbiamo discusso con il Comune e ho già incontrato l’architetto e il nuovo coordinatore delle Guardie carcerarie. Abbiamo chiesto all’associazione La Bula se intendesse prendersi carico di quest’area, ma al momento non sono in grado. Quindi, ne cercheremo altri».
Canola ha ricordato di aver parlato con Diego Rossi, presidente della Provincia, a Vicopò, dopo che alcuni residenti avevano segnalato i troppi (e continui) incidenti davanti alla piccola chiesa della frazione. «La viabilità è da modificare, perché anche se in quel punto sono previsti i 60 chilometri all’ora, le auto vanno a una velocità molto più sostenuta - ha detto -. Aspettiamo di capire se Regione e Provincia possano modificare il limite. Qualcuno ha chiesto di spostare il cartello, oltre la rotonda della Barilla, così la competenza sarebbe del Comune. Ma i tempi sono lunghi».
Il rappresentante, nell’annunciare la nuova sede del Ccv, in via Passo di Badignana, ha ricordato la conferenza online con l’assessore Nicoletta Paci, e i responsabili dei quartieri: «Abbiamo fatto un’altra riunione con Iuri Pessina, nuovo coordinatore dei coordinatori, con cui abbiamo fissato un prossimo incontro il 3 marzo: si parlerà delle relazioni sull’attività dei Ccv e ci si confronterà su possibili progetti comuni».
Un altro tema emerso nel corso della riunione è stato quello della nuova convenzione che don Francesco Rossolini, della parrocchia di San Paolo, dovrebbe costituire con l’amministrazione comunale, dopo la scadenza di quella precedente. «Il sacerdote – ha concluso Canola – ha avuto dal Comune un pezzo del parco Martini e sulla proprietà della parrocchia ha costruito due impianti sportivi, che l’amministrazione chiede di mettere a disposizione dei cittadini, per qualche ora. Don Rossolini, che ho incontrato per illustrare ciò di cui avevo parlato con il vicesindaco e assessore allo Sport, Marco Bosi, per espressione della consulta parrocchiale, non trova questo spazio. Alcuni elementi sono da definire e, per ora, l’accordo e il contratto restano in sospeso».
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