L'emergenza sanitaria ha purtroppo impedito la consegna direttamente ai bambini Le parole di incoraggiamento di Lucarelli e di Oliver Krause. Una maglia per Fabi
Li uniscono la tenacia e la passione. Ma anche la resistenza, il coraggio e la costanza, soprattutto, se a tenerli separati sono i protocolli sanitari per il contenimento della diffusione del nuovo coronavirus. Nel giorno in cui il Parma Calcio celebra i 107 anni dalla sua fondazione, una delegazione della squadra ha raggiunto, come ogni anno nel periodo natalizio, l’Ospedale dei Bambini «Pietro Barilla» per la consegna dei regali ai piccoli ricoverati.
L’emergenza sanitaria, che ha impedito (per motivi di sicurezza) a dirigenti, staff tecnico e calciatori la consueta visita ai reparti della struttura, non ha, però, fermato la volontà della squadra di portare un pensiero (e un messaggio) ai bambini malati. E così, ieri mattina, nell’atrio della struttura, la mascotte Crozè, insieme ad alcuni componenti della società, ha distribuito i pacchi al personale sanitario, ai direttori dei reparti pediatrici e alle coordinatrici infermieristiche che, insieme agli educatori di Giocamico, li hanno recapitati ai piccoli pazienti.
«L’emergenza sanitaria ci impedisce di incontrare i bambini, di stare un po’ con loro e di fare qualche foto insieme, ma non siamo comunque voluti mancare all’appuntamento. Questo è un anno maledetto e bisogna cercare di fare il massimo con quanto ci è consentito: ai piccoli pazienti dico di non mollare e di essere fiduciosi», spiega Alessandro Lucarelli, vice direttore sportivo della società.
Ad accogliere il Parma, il direttore generale dell’Azienda ospedaliero-universitaria, Massimo Fabi, che ha riconosciuto nel team grande cura e attenzione nei confronti dei piccoli che soffrono: «Anche in questo momento di distanziamento e precauzioni, la squadra ha trovato il modo di far arrivare vicinanza e affetto ai bambini e a tutti gli operatori che, durante le feste, continuano ad assisterli. La squadra (come lo sport) rappresenta un momento educativo socialmente importante, anche rispetto a un autentico spirito comunitario. La visita, che è ormai diventata una tradizione molto gradita, è molto importante per i piccoli pazienti».
A rappresentare la squadra, oltre a Lucarelli e a Giulio Pasta, coordinatore dell’area medica, anche Oliver Krause, figlio del presidente crociato Kyle, che ha ribadito l’importanza dell’appuntamento e che ha donato a Fabi la maglia ufficiale del Parma Calcio: «Avremmo davvero voluto essere tutti presenti, con i nostri giocatori, per stare un po’ con i bambini e passare con loro un momento di gioia, di distrazione. In questo anno più difficile degli altri - ha concluso - auguro ai piccoli e alle loro famiglie un Natale felice».
Anche Gian Luigi de’ Angelis, direttore del Dipartimento materno-infantile e della struttura complessa di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva dell’Azienda ospedaliero-universitaria, nel ricordare come il calcio, spesso, veicoli valori positivi nella mente dei bambini e augurandosi che la campagna vaccinale metta fine all’emergenza sanitaria, ha sottolineato: «Il Parma, che rappresenta la città, anche in questa occasione, dimostra di essere vicino ai piccoli pazienti, portando un messaggio di speranza e sogno, assolutamente indispensabili specie per i piccoli ricoverati. Che, nonostante la loro resilienza assolutamente straordinaria, hanno più problemi degli altri».
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