L’emergenza sanitaria in corso ha cambiato anche, almeno in parte, le modalità di assistenza quotidiana agli animali.
Riguardo alle passeggiate con il proprio cane, la nuova ordinanza firmata ieri sera dal presidente della giunta regionale Bonaccini è molto chiara: la «sgambata» è consentita ma rigorosamente e soltanto vicino a casa.
Così recita il testo: «Nel caso in cui la motivazione sia l’attività motoria (passeggiata per ragioni di salute) o l’uscita con l’animale di compagnia per le sue esigenze fisiologiche, si è obbligati a restare in prossimità della propria abitazione».
Vale dunque il principio del «più vicino a casa», anche per l’acquisto di alimenti e integratori nei pet market, che restano aperti in deroga alle disposizioni in quanto rivenditori anche di prodotti alimentari a supporto di terapie veterinarie. Già da settimane, quasi tutti gli ambulatori veterinari hanno predisposto l’accesso su prenotazione telefonica. In caso si venga fermati per un controllo mentre si sta portando il proprio animale ad una visita di urgenza o per terapie salvavita in corso, basterà quindi consegnare il modulo di autocertificazione con indicato il nome della clinica o dello studio veterinario in cui ci si sta recando. Anche in questo caso, resta valido il suggerimento di rinviare vaccini, visite di routine.
La circolare del Ministro della Salute dello scorso 12 marzo prevede anche la possibilità di accudire le colonie feline e dei gatti in stato di libertà garantite dalla legge 281/91, munendosi sempre dell’autocertificazione che indichi l’ubicazione del luogo in cui si accudiscono gli animali.
E’ infine possibile lo spostamento per l’accudimento e la gestione degli animali presenti nelle strutture zootecniche e di altri animali detenuti in spazi non adiacenti alla propria abitazione. Per chi non ha a disposizione una stampante, il modulo può essere trascritto a mano ricordando sempre che dichiarazioni mendaci al pubblico ufficiale sono sanzionate in base all’articolo 483 del Codice penale. In questo difficile scenario, le associazioni animaliste lanciano un appello: «È stato dimostrato che cani e gatti non vengono contagiati dal covid-19 né lo trasmettono, per cui non abbandonate i vostri amici a quattrozampe. E’ importante, oggi più che mai, evitare le cucciolate indesiderate per non sovraccaricare le strutture di accoglienza: il consiglio è quindi quello di sterilizzare le femmine».
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