×
×
☰ MENU

"Le donne afghane esistono": e da piazza Garibaldi l'appello a far partire i progetti d'accoglienza - Foto

28 Agosto 2021, 12:54

In piazza, per levare un grido contro il regime di oppressione dei talebani in Afghanistan, ma per ricordare soprattutto gli scempi della guerra.

A pochi giorni dal ventesimo anniversario degli attentati alle Torri Gemelle, numerose realtà associative e sindacali di Parma e provincia si sono ritrovate ai piedi del Municipio per esprimere indignazione ma anche solidarietà a favore di chi scappa dai conflitti di tutto il mondo.

Ed erano più di un centinaio i manifestanti che hanno aderito all’appello lanciato da Economy of Francesco, il Movimento internazionale di giovani economisti ed imprenditori. E intanto è stato lanciato l'appello a far partire subito i progetti di accoglienza. Per chi volesse mettere a disposizione stanze o appartamenti è già attivo il numero 0521522080.

A questo proposito, Ciac onlus "sta lavorando per garantire una accoglienza dignitosa alle famiglie afghane, spesso con figli piccoli al seguito, arrivate a Parma nei giorni scorsi. La priorità di questo momento è dare una risposta immediata ai bisogni materiali di queste famiglie e, allo stesso tempo, provare a costruire un futuro di integrazione in dialogo continuo con le amministrazioni comunali e con le altre realtà coinvolte.

I FINANZIAMENTI – Queste famiglie sono arrivate direttamente dall’Afghanistan con figli piccoli, senza nemmeno il necessario per sopravvivere. Ciac - insieme ad Asl, Protezione civile e Croce Rossa - è intervenuto con i propri operatori e mediatori per garantire un approvvigionamento di beni di prima necessità. Ma è solo l’inizio: perché queste persone possano avere una reale garanzia di accoglienza e vedere riconosciuti i loro diritti non bisogna aspettare. Questo impegno vale anche per i tanti altri rifugiati, bloccati lungo la rotta balcanica o che in questi mesi sono riusciti a fuggire dal regime afghano.

Per sostenere questo lavoro è possibile fare una donazione diretta con la carta di credito sul sito www.ciaconlus.org o all’IBAN: IT 49 T 05018 02400 000010800803 specificando nella causale: “Emergenza Afghanistan”.

L’ACCOGLIENZA – Insieme al Coordinamento “Civiltà dell’accoglienza” e in collaborazione con diverse amministrazioni del territorio provinciale che si sono attivate subito e con forza, Ciac sta progettando una accoglienza integrata e diffusa, basta su piccole abitazioni all’interno del sistema pubblico SAI (Sistema di accoglienza e integrazione). La generosità e disponibilità dei cittadini, dell’associazionismo, del volontariato, della società civile - una disponibilità fondamentale in questo momento - non deve infatti e non può essere lasciata sola a sostituire lo Stato e le sue responsabilità. Accogliere quindi e accogliere subito, ma già pensando a tutto ciò che serve (scuola, sanità, formazione, lavoro, documenti) a questi rifugiati per integrarsi al meglio all’interno della società italiana.

La difficoltà più grossa è quella di reperire in tempi rapidi appartamenti o case adeguate a ospitare rifugiate e rifugiati afghani con nuclei numerosi. Invitiamo, quindi, cittadini/e, Associazioni, Cooperative, Fondazioni, Aziende, etc che hanno strutture a disposizione o informazioni a contattarci direttamente chiamando al centralino di Ciac allo 0521-502280 o scrivendo a associazione@ciaconlus.org.

 

SEGNALAZIONI E UN GRAZIE PARTICOLARE – Allo stesso tempo Ciac ha messo a disposizione i suoi servizi ai tanti afghani residenti nel nostro territorio per segnalare i famigliari che si trovavano bloccati in Afghanistan e che correvano rischi: in pochi giorni sono state segnalate al Ministero degli esteri oltre 280 persone.

Infine, Ciac rivolge un grazie particolare ai tanti che, a vari livelli, si stanno mobilitando per mantenere alta l’attenzione sulla questione afghana. In particolare, il nostro apprezzamento va ai tanti afghani che, con grande coraggio, hanno manifestato oggi in piazza Garibaldi, portando in piazza uno striscione che recitava: “Basta uccidere gli afghani, Basta finanziare la guerra, CORRIDOI UMANITARI SUBITO”.

 

© Riproduzione riservata

CRONACA DI PARMA

GUSTO

GOSSIP

ANIMALI